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Crisi sentimentale e d'identità (112196)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 426 volte

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Luigi 29

Mi chiamo Luigi ed ho 29 anni. Circa un'anno fa è iniziato per me un periodo difficile. Tutto è iniziato con il lavoro che, dopo un periodo abbastanza ricco di soddisfazioni, ha smesso di darmi stimoli. Sottolineo che il problema non è nato da me ma da un contesto divenuto estremamente negativo. In seguito la situazione di completa insoddisfazione ha iniziato ad invadere anche la sfera personale ed affettiva (sono fidanzato con una ragazza da 8 anni). Tutto questo è coinciso con un interessamento da parte mia per una ragazza (che chiamerò in modo fittizio Francesca) conosciuta al lavoro e con la quale ho instaurato un bellissimo rapporto di amicizia sfociato, come spesso accade in questi casi, in qualcosa di più. Francesca mi ha preso molto ma con lei non è mai successo nulla. Dopo 6 o 7 mesi in questa situazione (in cui sono rimasto con la mia fidanzata pur vivendo un periodo di parziale crisi dovuta anche e soprattutto a questa pseudo-amicizia con Francesca), ho conosciuto un'altra ragazza (che chiamerò in modo fittizio Federica) con la quale è iniziata una storia (sottolineo che io e la mia fidanzata, per motivi lavorativi, viviamo in città diverse). Così per alcuni mesi mi sono trovato in una situazione assurda in cui ero fidanzato e, allo stesso tempo, provavo sentimenti forti ed importanti per altre due ragazze. Un po' perchè lei non corrispondeva (almeno così mi ha detto, anche perchè anche lei era fidanzata benchè in crisi), un po' perchè molto preso da Federica, sono riuscito nel giro di qualche tempo a inquadrare in un vero rapporto di amicizia il legame con Francesca. Per Federica invece la cosa è stata un crescendo continuo. Ho provato emozioni forti ed una fortissima attrazione. Tutto questo è durato 5 mesi, nei quali ho provato per più volte a chiuderla per tornare a stare con la mia fidanzata ma ogni mio tentantivo è stato vano. In tutti questi mesi ho vissuto un vero e proprio incubo, sia per i sensi di colpa che avevo per la mia fidanzata, ma anche perchè non sono mai riuscito a prendere una decisione e rispettarla. Insieme al forte trasporto per Federica continuavo a provare un grandissimo affetto per la mia fidanzata. Tutto questo mi portava a non riuscire più a vivere in modo sano e felice nessuna delle due storie. Insomma non volevo perdere nessuna delle due. Aggiungo che in questi 5 mesi mi sono anche lasciato con la mia fidanzata per circa un mese. In questo periodo ho visto Federica una sola volta ma quello che ho cercato di fare è isolarmi da entrambe per capire cosa volevo realmente. Inutile dire che non è servito a nulla. Mi sono rimesso con la mia fidanzata ed ho continuato a sentire anche Federica lottando contro me stesso per non vederla ma cadendo ogni tanto e vedendola. Ad oggi ho chiuso con Federica da una settimana circa ma non riesco a togliermela dalla testa. Allo stesso tempo sono consapevole che, se dovessi chiudere con la mia fidanzata, con lei non riuscirei a vivere una storia serena perchè avrei sempre nella testa tutto il mio passato e continuerei ad aver paura di aver sbagliato. Questo è quello che mi è accaduto in questi mesi, ogni volta che ho valutato in modo serio la possibilità di chiudere la mia vecchia storia e buttarmi in una nuova con Federica. In effetti credo che in tutti questi mesi mi è mancato il coraggio di chiudere con la mia fidanzata per provare con Federica. Ho sempre avuto paura di perdere la mia fidanzata e pentirmene per sempre. Prima di salutarvi voglio comunque specificare che per la mia fidanzata provo un sentimento fortissimo e con lei non c'è nulla che non vada. Forse mi manca un po' di entusiasmo, cosa anche normale dopo 8 anni. Questa brutta situazione sentimentale mi fa sentire come in gabbia e spesso mi mancano anche gli stimoli ad uscire, e soprattutto a sforzarmi per migliorare anche la mia situazione lavorativa. Vi scrivo perchè vorrei da voi un parere su tutto questo, su come poter leggere i miei sentimenti e soprattutto se posso, a vostro avviso, aver bisogno di un aiuto più strutturato da parte di un esperto per evitare che tutto questo possa degenerare e portarmi a stare ancora peggio. Una cosa è certa, sto provando a reagire e una scelta almeno ora l'ho fatta ma continuo a non essere sicuro che sia quella giusta. Vi ringrazio dell'attenzione.

Ciao Luigi, la tua situazione non è affatto inusuale. Diciamo che dallo scritto si evince un comportamento ben poco coraggioso: fa sempre comodo tenere i piedi in più scarpe! La scelta di lasciare la tua fidanzata poteva darti la possibilità di capire, ma sicuramente il distacco di un mese non è sufficiente. Se pur vero ciò che tu dici, ossia che dopo 8 anni è lecito avere momenti di scarso entusiasmo, è pur vero che voi siete solo fidanzati ed in più vi vedete poco a causa della lontananza. Ma nel caso in cui ci fosse una convivenza futura cosa succederebbe? La convivenza in generale peggiora i malumori, la quotidianità non è semplice da gestire. La tua è la paura di lasciare il certo per l'incerto, ma ricordati che di certo c'è nulla nella vita e prima o poi una scelta fatta "per convenienza" può essere fonte del peggior rammarico della vita. Nell'esposizione del tuo racconto mi sembri molto lucido, se dovessi sentire la necessità di un supporto psicologico richiedilo con fiducia, anche perchè in genere tra uomini è difficile che si trattino questi argomenti e, quindi, difficile anche solo confrontarsi, avere un amico che funga da specchio delle proprie perplessità.

(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)

 

Pubblicato in data 26/04/08

 

 

 

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