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Dipendenza (061071)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 349 volte

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Trottolina 28 anni, 10.01.2003

Sono fidanzata in casa da 8 anni, i rapporti con lui sono sempre stati difficili, abbiamo due caratteri differenti io sono una persona attiva, mi stanco subito e ho bisogno di continui stimoli, lui è un sedentario per lui la vita è famiglia e lavoro.
Lui ha sempre cercato di cambiarmi, dice che nn sono dolce, che nn sono matura, che nn sono mai contenta, che sono viziata.
Io in questi anni ho cercato a fatica di adattarmi, di cambiare, di soffocare i miei desideri solo per paura di perderlo; quando cerco di ribellarmi lui minaccia di lasciarmi e io sono pervasa dalla paura, dal panico.
Ultimamente però nonostante quando stia per lasciarmi mi prenda sempre la stessa disperazione è mista a rabbia e nn solo in questi momenti. Appena fa qualcosa che a me nn va, una rabbia e un fastidio mi pervadono, vengo pervasa da un sentimento di ira e odio che nn riesco a controllare.
Sono spesso nervosa, scatto per nulla e mi isolo. Mi sono attaccata alla chat per cercare di evadere, respirare un pò d'aria nuova. Nel ambito sessuale è ancora peggio. Con lui è stata la prima volta, ma nn ho mai vissuto bene la cosa. All'inizio ero inibita, era come se mi sentissi sporca poi pian piano questo sentimento mi ha abbandonata ma io nn ho mai avuto un rapporto soddisfacente, raggiungo a fatica l'orgasmo, ostacolato anche da dolori fisici.
Il mio rapporto in sostanza è finito ma forse nn è mai iniziato. Sento di nn amarlo + ma nn riesco a farmi lasciare o a prendere l'iniziativa, quando sta per mettere le parola fine io mi sento insicura, incomincio a fare la pazza isterica, a piangere eppure lo vorrei.
Cosa posso fare? Aiutatemi sono disperata, sento di vivere una vita nn mia e il tempo passa e io ho 28 anni e vorrei farmi una famiglia. Aiutatemi a trovare la chiave giusta per uscire da questa prigione che mi sono costruita. Grazie di tutto. SALUTI

Cara trottolina, la paura ti impedisce di capire davvero cosa vuoi in questo momento, ma questo è comprensibile. Il rapporto con il tuo fidanzato è cominciato quando avevi 20 anni e, di certo, le tue esigenze si sono modificate e i presupposti iniziali sono venuti a mancare.
In realtà avviene molto spesso che una relazione, nata in un certo periodo della vita, non corrisponda più, con il tempo, ai propri desideri.
A questo punto, non sempre si manda tutto all'aria, ma si tenta di trovare lo stimolo per apprezzare nuovamente il partner che si è amato un tempo.
Se l'operazione non riesce, il rapporto diventa insostenibile, si cercano distrazioni e si tira avanti tra compromessi e frustrazioni. Ma anche questo non può durare a lungo, si deve cambiare ma non è facile perchè si ha paura.
Si teme di lasciare una situazione conosciuta che rappresenta una protezione, la sicurezza di non essere soli, di avere un punto di riferimento. Allora si rimane fermi, accumulando rabbia, più contro se stessi che contro l'altro, per la propria incapacità di scegliere.
Non posso darti, purtroppo, una ricetta o una prescrizione che ti faccia uscire dal tuo problema.
Hai bisogno soprattutto di conoscerti di più, forse il tuo bisogno di stimoli non è legato al partner che è poco vivace, ma ti appartiene e emergerebbe in qualsiasi situazione e con chiunque. Forse, uscendo da questa storia, non sai bene in che direzione andare e cosa desiderare e, per questo stai prendendo tempo e accumuli tensione.
Lo spunto che vorrei darti è di mettere attenzione a te stessa, alla tua capacità di amare e di entrare in vera sintonia con l'altra persona.
Può darsi che questo rapporto sia esaurito, ma potrebbe anche essere che tu stia proiettando sul tuo fidanzato problematiche che appartengono a te e che riemergerebbero anche in una nuova storia.
Prova ad approfondire i tuoi sentimenti e a guardare il tuo ragazzo non come la causa della tua sofferenza, ma come una persona che, stando vicino a te, mette in evidenza alcuni aspetti della tua personalità che meritano di essere presi in considerazione. Ciao.
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