Diventare madre (133482)
Sara 34
Grazie innanzitutto per la disponibilità, anche se verrò cestinata, io provo lo stesso a porvi il mio dilemma. Sono una "ragazza" di 34 anni, sposata molto felicemente con un ragazzo adorabile, affettuoso sempre presente, senza il quale non potrei vivere. Nonostante questo idillio matrimoniale sono anni che penso che mi piacerebbe avere un figlio, e sono anni che da momenti di convinzione assoluta passo a momenti di dubbio assoluto, direi quasi di panico, e quindi sono anni che rimando continuamente questa decisione. Quella che dovrebbe essere una cosa naturale per me sta diventando un interrogativo al quale a momenti mi dò risposte serene, materne e ottimiste e altre invece risposte dubbiose piene di paura sul futuro mio, di mio marito e del figlio che dovremmo mettere al mondo, paure che vanno da quella del cambiamento, dello sconvolgimento della nostra vita a paure più materiali, come quelle economiche. L'unica risposta per il momento che riesco a darmi è che forse non sono ancora pronta per diventare madre. Ma non convivo bene nemmeno con questa risposta dal momento che vedo intorno a me mamme che tutto sono tranne che mamme. Allora cado nell'incertezza più assoluta al punto da diventare depressa. Ripenso alla mia infanzia per niente facile, al rapporto assurdo con mia madre mai risolto e, piango, perchè mi convinco che forse io non sarò mai pronta per diventare madre. Aiutatemi a capire, vi prego. Grazie.
Credo, invece, che sia arrivato il momento di avere un figlio, sia per l'età, sia per il desiderio che sento esiste in te, anche se è celato da molte paure. Devi affrontare i dubbi e le preoccupazioni, così come ogni donna fa quando si trova di fronte a questo genere di scelte. E' anche vero che puoi scegliere di accantonare l'idea del figlio ma, devi costruire bene le tue ragioni, oggi, perchè domani i rimpianti per qualcosa che poteva essere e non è stato, potrebbero essere terribili. Certamente un figlio comporta un cambiamento, un adattamento a nuove realtà, ma è la vita che produce sempre trasformazioni di quello che siamo e non ci lascia mai rimanere quello che ostinatamente tentiamo di essere: il passato è la tentazione continua, occorre scegliere il presente, anche se cambia, e il futuro, anche se non c'è e possiamo solo scorgerlo in minima parte.
(Risponde il Dott. Renato Vignati )
Pubblicato
in data 26/08/09
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