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Cristina, 34 anni

Il mio problema e' molto semplice. Non riesco a fare pace con il mio passato. E questa cosa si riflette nel mio presente.
Ho avuto un'infanzia non rosea, tra genitori che si picchiavano di fronte a me....per dire l'esempio piu' lampante mio padre che mi ha detto al mio 18esimo compleanno che avrebbe preferito che mia madre abortisse.
Il continuo odio tra i miei genitori che nutrono ancora l'uno per l'altro nonostante si siano separati da 20 anni, mi ha sfinita moralmente e psicologicamente. Sono stufa di sentirmi dire di chi e' la colpa...che cosa o non cosa si sarebbe dovuto fare.....insomma basta!!!!
Dopo che si sono separati mia madre e' dovuta per motivi finanziari tornare a vivere con i suoi, dove io ho passato l'adolescenza condividendo la mia stanza con lei e mia zia. Il mio letto era di quelli con le rotelle. I miei vestiti erano relegati in una parte dell'armadio e avevo solo un cassetto. I soprusi, le cattiverie, le vigliaccherie che ho subito dalle mie zie e i miei nonni sono troppo numerose da poterle raccontare.
La spensieratezza, che e' propria che i ragazzini della mia eta' di allora , mi aveva abbandonato per sempre.
Dopo un fidanzamentoe di 6 anni andato alla malora, mi sono sposata con un soldato americano.
L'ho amato veramente. Dopo che ho lasciato la mia patria, e sono stata con lui per 8 anni , un giorno lui ha deciso che non aveva piu' voglia di essere sposato. Non abbiamo avuto bambini.Ho sempre desiderato dei figli. E lui non ne ha mai voluti fare. Pero' dopo che mi sono divorziata, non ha perso tempo a dirmi che era diventato padre di due bellissime bambine.
Adesso ho 34 anni e mi sento come se qualcuno mi avesse rubato il diritto di essere mamma. So' di essere ancora in tempo, pero' e' il ricominciare che mi scoraggia.
Adesso sto' con uno, pero' questa persona e' piu' innamorata di se' stessa che di me.
Sono ancora in America, dove non sono felice. Almeno questo lo so'.
Vorrei tornare in Italia, per diversi motivi: uno e perche'mia madre non fa' altro che chiedermelo ogni giorno, e siccome sono figlia unica, ho dei doveri verso di lei. Lei ha fatto cosi' tanto per me. Secondo, perche' l'Italia e' la mia bellissima patria.
Ma ho cosi' paura. Ricominciare da zero. Anzi, da sotto zero.
Mi sento un fallimento. Ho fallito il mio matrimonio. Ho fallito me stessa. Ho 34 anni, e tutti i sogni che avevo nel cassetto, sembrano cosi' remoti, impossibili.
Questa mia impossibilita' di reagire, di prendere una decisione, mi paralizza. Ma quello che mi rattrista di piu', e' il fatto che ho perso la fiducia nel prossimo e sopratutto in me.
La persona che ero un tempo, e' scomparsa. Lasciano posto a questa nuova donna, che non si riconosce.

Cara Cristina, il tuo stato interiore attuale di mancanza di fiucia è il riflesso dell'atmosfera respirata durante l'infanzia e l'adolescenza e forse non è neanche tuo, ma è una dolorosa eredità che ti ha lasciato la famiglia di origine.
Nella tua famiglia certo non regnavano la fiducia e il rispetto e tu hai la sensazione di non poterti liberare di questo peso.
La mia impressione è che il tuo matrimonio americano sia stato una fuga che ti ha portato fisicamente lontano dalla causa delle tue sofferenze, ma una fuga non può durare a lungo ed è probabile che sia arrivato il tempo di tornare, non solo perchè ami l'Italia, ma perchè hai bisogno di ricominciare da dove hai lasciato e rielaborare e superare i traumi del passato, riconciliarti con il tuo passato che, certamente, non puoi modificare ma puoi comprendere, e, attraverso la comprensione, trasformare gli effetti distruttivi che ora senti nella tua vita, in stimoli per un vero cambiamento.
Tu puoi cambiare e fare in modo che la tua esistenza non sia il proseguimento di quella dei tuoi genitori ma sia una storia nuova da costruire, non da zero ma da tutta l'esperienza acquisita fino ad ora.
Le situazioni di vita scomode e negative possono rappresentare una forte spinta per dire "basta" e dare una svolta.
Una terapia psicologica ti aiuterebbe perchè non è facile da sola smascherare i conflitti, restituire ad ognuno le sue responabilità senza rimanere attaccata a colpe e punizioni; hai bisogno di itrovare te stessa e la ricerca deve necessariamente cominciare dalle tracce del passato.
Se non sai decidere semplifica i tuoi ragionamenti e basati sul tuo sentire, se ora non sei felice muoviti con l'intento di trovare la tua felicità!

( risponde la dott.ssa Mirella Tavernise )

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