Pubblicità

Gelosia ossessiva (002355)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 428 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Cristina, 22 anni

Gentilissimo Dott.re, il problema in realtà non è il mio ma del mio ragazzo. Stiamo insieme da 2 anni e mezzo e mai come in questi ultimi mesi è stato affetto da "gelosia ossessiva". Proprio così, non ho esagerato nei termini, anzi è talmente geloso che purtroppo il nostro rapporto ne risente.Faccio un esempio:la domenica vado a messa..a lui vengono crisi di pianto,attacchi di panico,dolori forti allo stomaco per il nervoso.E' sempre stato un po' geloso ma mai così! Non gli ho dato mai motivo, seria nei comportamenti, seria nel vestire, seria nel modo di fare, di principi sani e rigidi.ma da circa 6 mesi è un'altra persona. Ha una lieve forma depressiva (secondo me) perché spesso capita che mi manda un sms con scritto "mi metto a letto, oggi non ho proprio voglia di vivere"e tante altre cose tutte dello stesso genere..Ha avuto una lunga storia di 5 anni vissuta un po' a distanza perché fa il carabiniere nel mio paese e la ragazza con cui invece era cresciuto si trovava in Sicilia, la sua città natale. Rapporto u
n po' sofferto per i tanti litigi e una fine da lui stesso voluta. Dopo ha conosciuto me e ci siamo messi insieme dopo 3 mesi. Devo sottolineare che ha avuto un papà molto rigido durante la sua infanzia e anche alla rottura del fidanzamento si è comportato molto bruscamente con lui e a quanto ho capito un altro sbaglio simile non glielo permetterà più.
Da qui derivano in lui insicurezza, paura, ansia..Tengo a precisare che all'inizio della nostra storia ci sono stati piccoli problemini per via dei miei genitori, ma adesso va meglio, solo che presta servizio nel mio stesso paese e l'Arma non accetta ancora simili situazioni, quindi dobbiamo fare attenzione a non farci vedere..etc..etc..Insomma ancora non è vissuto come un rapporto normale però c'è un forte sentimento tra noi. Quando parla della sua infanzia mi descrive un papà che non gli ha dato niente, che gli ha impedito di fare tante cose, che l'ha privato di tutto.Oggi mi ritrovo un ragazzo con sensi di inferiorità (si sente brutto
ma non lo è), insicurezze(anche nei confronti di avvicinarsi tanto con i miei genitori), tende a chiudersi, non si confida con nessuno, è pessimista, va subito in crisi, non crede un sé stesso, non ha fiducia negli altri. Se gli chiedo il perché di questa gelosia morbosa dice che ogni giorno si affeziona di più a me, che sono una bella ragazza e rischia di perdermi, che per strada tutti mi guardano e già solo questo lo manda in crisi.. Eppure fino a 6 mesi fa circa lavoravo come ragioniera in uno studio privato, andavo dall'estetista, dalla parrucchiera, oggi per lui tutte queste cose sono diventate motivo di panico, di pianto, di nervoso! Tende pure ad allontanarsi non rispondendo ai miei squilli, alle mie chiamate (e magari sono andata dal dottore..!). Gli sto molto vicina sia perché lo amo con tutta me stessa, sia perché vederlo soffrire, piangere, avere delle crisi, mi dispiace troppo e mi sforzo di capirlo tanto da diventar pazza io! Forse ultimamente sono diventata troppo permissiva e accomodante, gli vado incontro a tutto, alla fine lo cerco anche se magari l'ho chiamato a non mi ha risposto (e lo so che lo fa apposta..), forse sbaglio??(me lo dica lei..)E' che penso che sia in una situazione un po' particolare e ci passo sopra, capisco che va aiutato e faccio finta di non vedere e sentire.. Io non l'ho conosciuto così 2 anni fa e non sono cambiata da poter aver provocato questo in lui.. Non capisco perché sia diventato così, che cosa ha provocato questo in lui!Leggendo vari libri di psicologia ho visto che un'infanzia priva di gratificazioni, rassicurazioni, affetto, può portare a tanta insicurezza, paura, ansia.
Ma perchè solo adesso in modo quasi violento? E' di una dolcezza infinita e mi ha sempre trattata come una principessa mettendomi sempre al primo posto e lo fa tuttora, solo che appena esco fuori diventa un'altra persona.questa paura di perdermi.dice sempre così..paura di perdermi, di conoscere un'altra persona migliore di lui, più bella, più tutto(ecco i sensi di inferiorità)! Vorrei farlo aiutare da qualcuno perché mi sono accorta che da sola non posso farcela, anche perché tende a chiudersi a riccio ed è già tanto che mi abbia parlato di suo padre(io i suoi genitori non li ho mai conosciuti,sono in Sicilia..), ma ogni volta che gli nomino la parola "psicologo" dice che non ne ha bisogno, che lui non è pazzo né malato..etc..etc. Come devo fare? Come posso convincerlo? Quali parole devo usare?
Mi dica lei. Ha 27 anni e teme tanto il giudizio di tutti, primo fra tutti quello di suo padre! Mi ha detto a volte che gli ha dato del "fallito, dell'incapace, incompetente".oggi ha paura anche di dire di me ai suoi perché potrebbe sbagliare ancora una volta come per l'altra ragazza e il papà sarebbe un tiranna.Paura di tutto! Anche di dire ai suoi che fuma.. Ma si può? E' un ragazzone di 1.80, carabiniere di professione, a 18 anni è andato via di casa per arruolarsi e ha dovuto girare per vari trasferimenti diverse regioni d'Italia, come può dopo 2 anni cambiare così? Diciamo che è sempre uguale: dolce, premuroso, sensibile, buono, generoso, in gamba sul lavoro(anche se la vita di caserma e il rapporto pessimo con i colleghi lo fanno stare molto male), ma gli è venuta l'ossessione di ME, di perdermi, di non avermi più! Da buon siciliano, la gelosia lo ha sempre caratterizzato, ma mai ad arrivare a litigare..Vorrei tornasse come prima, geloso sì ma al punto giusto.. Scusi l'interminabile lettera ma ho provato a metterci dentro tutto il possibile per dare una corretta idea di come è fatto lui e ho cercato di sottolineare i periodi più significativi della sua vita.. Grazie e buon lavoro!

Cara Cristina, certamente alla base della condotta particolarmente ossessiva del tuo ragazzo ci sono sicuramente delle serie difficoltà affettive. Altrettanto vero è che una ricostruzione personale in una valida psicoterapia sarebbe opportuna ed efficace per garantirgli u na migliore qualità della vita.
Deve però essere una sua scelta; tu puoi solo fargli presente la cosa e suggerirgliela con la dovuta delicatezza. Lo puoi magari invitare a chiedere una consulenza proprio per avere un supporto chiarificatore, offrendoti tu stessa di prendere il primo contatto . Deve comunque poi essere lui a muoversi fattivamente. Per quel che riguarda la tua relazione con lui, non trascurare che sarai ovviamente la sede naturale di molte proiezioni di sue insicurezze. Dovrai perciò diventare brava a non dare importanza più di tanto ad alcuni suoi comportamenti, non trascurando le difficoltà di rito in una relazione del genere. Leggi pertanto nei tuoi sentimenti prima di impegnarti ulteriormente.

( risponde la dott.ssa Lucia Daniela Bosa )

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia e famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi dello Psicologo a scuola?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Nevrastenia

Termine introdotto dal medico statunitense Beard, nel 1884, per designare un quadro clinico, caratterizzato da stanchezza fisica e mentale, irritabilità, insonn...

Cyberbullismo

Il termine cyberbullismo, o bullismo on-line, indica una nuova forma di bullismo e di molestia che avviene tramite l’uso delle nuove tecnologie: e-mail, blog, c...

Melatonina

Omone secreto dai pinealociti della ghiandola pineale (o epifisi), derivato dalla serotonina, regolatore dei ritmi circadiani.   Il ruolo più noto dell...

News Letters

0
condivisioni