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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 491 volte

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Roberto, 41 (165810)

La mia Storia: Buongiorno a tutti voi,
non so se ho un problema serio però mi piacerebbe fare chiarezza del momento che ho attraversato, dall'età di 23 anni sono uscito di casa per andare a vivere da solo in quanto essendo gay pur trovandomi bene in famiglia ho fatto questa decisione perchè praticamente avevo un doppia vita e la convivenza familiare mi stava stretta, un po soffocante e con dei sensi di colpa . I miei familiari non sanno nulla (genitori e fratelli) però lo sospettano da tempo visto che non mi chiedono mai di fidanzate, di futuri matrimoni ecc... L'argomento "gay" non viene mai tirato in ballo anche perchè i commenti sui vari servizi in tv sul tema sono o molto negativi o indifferenti.
Premesso tutto ciò dai 23 agli attuali 41 anni ho sempre cambiato casa (abito a Milano) cambiando quartieri gli uni opposti agli altri come distanza.
Cosa mi faceva cambiare casa dopo il primo distacco dalla famiglia? la vicinanza ai locali gay prima, agli amici gay dopo, infine a tutti i tipi di servizi che il quartiere può offrire (sono un po perfezionista) tenendo sempre presente di non allontanarmi troppo dalla zona dove notoriamente risiedono più persone omosessuali e i vari servizi rivolti a noi, anche se poi ne usufruisco veramente poco rispetto ad anni fa.
Il fatto di vedere tramite applicazioni, siti, chat così tante persone simili a me che risiedono in quei quartieri mi fa star bene.
Siccome mi stavo stancando di fare il tour tra un quartiere e l'altro ho deciso di comprare casa cosa che ho fatto circa 5 anni fa ma che ora vorrei vendere per andare in due posti: vicino ai miei familiari (non ci poso credere ma l'ho detto) oppure avvicinarmi alla zona gay di Milano. Sono combattuto.
Ho avuto pochissime relazioni stabili con uomini, tantissime invece quelle fugaci.
Se da un lato avvicinarmi ai familiari mi alletta per la sensazione di avere qualcuno che mi possa aiutare in futuro, dall'altro mi spaventa perchè diventano troppo presenti nella mia vita di casa, me li troverei spesso e volentieri a casa mia se non mio presento agli innumerevoli inviti che mi fanno a casa loro.
Da un lato c'è anche da dire che i miei sono diventati anziani e nonostante due fratelli (sposati con figli) che abitano li vicino nel caso di qualsiasi problema urgente ecc... sono l'unico che bada seriamente ai genitori.
I miei vorrebbero che tornassi a vivere da loro, i miei fratelli vogliono invece che compri casa dalle loro parti.
La distanza attuale è di 17km, sono quasi dall'altro capo di Milano.
Sono confuso, mi piace vivere da solo, anche se spesso sento la necessità di avere una relazione stabile ma evidentemente non trovo il coraggio di farlo. Mi blocco.
Da due anni ho avuto una sindrome ansiosa curata, ora ne sono appena fuori, dai vari medici non si è capito il perchè mi sia venuta, persino dallo psicoterapeuta.
Mi potete dare un consiglio? Grazie

 


Caro Roberto
Il tuo caso è comune a tutti coloro che hanno un orientamento sessuale omosessuale. Credo che come dici dal racconto avvicinarti ai tuoi genitori sarebbe cosa saggia pur mantenendo la tua privacy. Ti consiglio di consultare uno psicoterapeuta psicodinamico che può aiutarti ad avere più chiarezza nella tua decisione che secondo me è la cosa giusta. Si possono mantenere anche i ruoli che uno desidera quindi comprare casa nei paraggi non è invasivo da un punto di vista familiare.
Auguri

 

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(Risponde il Dottore Sergio Puggelli)

Pubblicato in data 20/04/2015

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