Pubblicità

Io (126258)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 431 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Monica 33

Buongiorno ho 33 anni, sono sposata con un uomo di 10 anni più grande di me ed ho 2 bimbi di 6 e 4 anni e mezzo. I miei genitori sono ancora giovani: mamma di 52 anni e papà di 59! Il mio rapporto con mio marito è piuttosto conflittuale: si litiga sempre ma quello che più mi angoscia è il suo continuo infantilismo. Non è in grado di discutere, deve sempre metteresi a confronto facendosi apparire il più debole, il più sacrificato e nello stesso tempo il più comprensivo dei due! Naturalmente io sarei l'opposto, sarei quella che cerca continuamente lite. La cosa grave è che lui perde facilmente il controllo e arriva ad usare le mani (è capitato anche con i bambini di fronte!) e poi non riconosce di averlo fatto. Le prime volte si picchiava da solo, si strappava i vestiti o prendeva di mira tutto quello che mia mamma mi regalava. Inizialmente avevo la forza di parlare e riprendere tutto dall'inizio, ma ora no! Non riesco più a stare dietro ai bambini che crescono, i loro impegni ,ma soprattutto ai loro problemi. Inoltre non ho supporto dai miei genitori che anche loro sono sempre in lite e neanche dai genitori di lui. Loro non sono mai stati presenti nella vita di mio marito. Hanno anche altri 2 figli, ma con dei problemi d'invalidità riscontrati dalla nascita. Insomma, penso che i genitori si siano nascosti dietro questo enorme problema abbandonando mio marito ad amici o a se stesso! Ma tutto questo ora non riesco più a giustificarlo! Deve crescere e ogni volta che glielo dico lui si offende! Io non voglio lasciarlo, non ho appoggio da nessuno ed ho due bimbi! Come se non bastasse lavoriamo nella stessa ditta e inoltre il lavoro non mi è di nessun aiuto. Lavoro in un ufficio dove non mi è stato definito bene il mio ruolo. Devo fare tutto, ma come faccio qualcosa mi viene detto che non dovevo osare. Ne ho parlato più volte col mio capo e col personale, ma sono stata solo presa in giro. Non capisco se ho fatto errori e se li ho fatti, perchè non mi hanno mai corretto? Sto cercando di cambiare, ma non è facile. Insomma, sono stanca, sono stufa, sto crollando. Mi sento sola e non so cosa devo fare. Grazie per l'attenzione.

Cara Monica, comprendo il tuo stato di ansia e avvilimento, ma devi cercare innanzitutto di stare calma e di essere paziente, soprattutto evita le liti di fronte ai tuoi figli e chiedi a tuo marito di iniziare insieme una terapia di coppia dicendogli che hai l'impressione che il vostro matrimonio vi stia sfuggendo di mano. Della sua aggressività e del suo vittimismo posso supporre che siano semplicemente dovute al rammarico di non aver vissuto una vera infanzia e quindi sono un modo, seppur sbagliato, di attirare la tua attenzione. Ma è solo una supposizione. Per quanto riguarda i suoi genitori, poi, non colpevolizzarli troppo: non hanno scelto di avere 2 figli con problemi e certamente per loro non è stata una bella cosa dover trascurare tuo marito. Ti auguro di risolvere il tuo problema al più presto.

(risponde la Dott.ssa Agnese Tiziana Magno)

Pubblicato in data 21/10/08

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Ritieni che la tua alimentazione possa influenzare il tuo umore?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Rêverie

“Rêverie sta a designare lo stato mentale aperto alla ricezione di tutti gli ‘oggetti’ provenienti dall’oggetto amato, quello stato cioè di recepire le identifi...

Agorafobia

Il termine agorafobia viene dal greco e letteralmente significa: "paura degli spazi aperti”. Le persone che ne soffrono temono perciò lo spazio esterno, vissuto...

Podofobia

Una tra le paure meno conosciute sembra essere la podofobia ovvero la paura dei piedi. Il termine fobia (che in greco significa “paura” e “panico”)&n...

News Letters

0
condivisioni