Io e mia figlia (79242)
Confusa, 39 anni
Mi sono ritrovata a vivere una relazione extraconiugale a 37
anni, dopo dieci anni di matrimonio e senza figli.
In contemporanea mi è stato diagnosticato un tumore all'utero e proprio
quando dovevo sottopormi all'intervento chirurgico per toglierlo ho scoperto
di essere incinta. Ho portato a termine la gravidanza, ho avuto una bimba, e
poi ho tolto l'utero.La salute a posto.Ho avuto questa figlia, vero regalo del
cielo,è una gioia immensa per me.
Il problema è che è figlia non di mio marito ma dell'altro. L'altro
lo sa.Mio marito no e le fa da padre.Io sarei stata disposta a lasciare mio
marito per vivere con l'altro con cui ci vediamo ancora e c'è un rapporto
unico.Ma lui ha famiglia due figli, paura di lasciarli, pur non volendo perdere
me. Io non so se sto facendo il giusto soprattutto per mia figlia.
Sto nascondendo tutto a mio marito perchè la piccola possa avere un padre
e una famiglia normale, ma non so se è giusto così o se sarebbe
meglio che crescesse solamente con me e nella verità.Avrei bisogno di
un consiglio.A volte mi scoppia la testa.E non riesco a rinunciare all'altro.
Non ho mai provato tanto per un uomo.
Aiutatemi.Grazie.
Cara Confusa, il problema non è trovare quello che è
giusto o quello che è sbagliato, ma piuttosto fare chiarezza con il massimo
di prosaicità di cui disponi, tenuto conto che in questo mare di confusione
rischi di perdere non solo la tua tranquillità, ma le cose importanti
a cui tieni. Mi rendo conto che il periodo che hai passato è stato sconvolgente
e infelice, ma adesso che hai risolto i tuoi disturbi di salute devi mettere
in ordine le tue relazioni e prendere al più presto una decisione adeguata
e definitiva, che non lasci pericolose porte aperte. Se continui la storia metti
chiaramente a repentaglio la famiglia che comunque si è formata e la
tranquillità di tua figlia; se la interrompi, rischi di perdere un rapporto
d'amore così importante per te.
Le decisioni comunque che tu vai a prendere coinvolgeranno altre persone, che
dovranno prendersi eventualmente le proprie responsabilità. Se quindi
il tuo partner non si sente di abbandonare la propria famiglia, avrà
i suoi buoni motivi; però, tu cerca a tua volta comunque di tutelare
la tua, avendo presente che "ogni scelta comporta una perdita".
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