Lavoro e amore (111017)
F. 35
Salve, ho deciso di scrivervi perchè vivo in una perenne confusione e già sento che questa confusione si ripercuoterà nella lettera. Sono un libero professionista che ha cominciato dopo l'università nel miglior modo possibile e cioè in un ambiente intellettualmente molto stimolante e con lavoretti soddisfacenti anche se mal pagati. A giudizio degli altri e non nascondo anche del mio sono considerato un uomo "bello e simpatico". Ho amici che adoro e sono fidanzato da circa 7 anni con una ragazza con cui condivido lavoro e interessi di ogni tipo. Lei è mia coetanea e molto innamorata di me, direi più di me. Di quest'ultimo aspetto non ne abbiamo mai fatto alcun segreto proprio perchè comunichiamo molto. La sua dolcezza è vera e genuina, la sua intelligenza silenziosa ed efficiente. Ha un forte istinto materno e insieme abbiamo sempre parlato di avere un figlio. Ogni tanto mi fa l'osservazione di non essere "fisicamante carina quanto me" tanto da pormi dei dubbi che a rigor di logica sono da considerare stupidi, ma che in ogni caso ci sono. Sessualmente non abbiamo alcun problema. Nonostante ciò, durante il primo periodo del nostro fidanzamento l'ho tradita due volte, ma dopo poco le ho confessato tutto. Senza nasconderlo a lei mi sento molto attratto dalle altre donne tanto da farmi la domanda se è giusto lasciarla per capire cosa voglio veramente. Da poco parliamo di matrimonio e io non le ho nascosto i miei dubbi e le mie paure tanto è che le vorrei chiedere un pò di tempo per rifletterci. Mi domando se tutto questo è gia un brutto segno. Non so se l'amo e mi chiedo se bisogna amare intensamente per vivere con una donna. Mi domando se l'amore debba mandare dei segnali o se il segnale consiste in questi 7 anni. Purtroppo negli ultimi giorni l'ho tradita con una amica che non vedevo da anni senza esserne coinvolto sentimentalmente. Quello che mi ha meravigliato è che, a differenza delle altre volte, il giorno dopo mi son svegliato senza alcun rimorso e senza alcuna intenzione di confessare tutto, anzi nel vedere la mia ragazza sono stato sereno e bene. Andremo a vivere in una casa stupenda e dal punto di vista lavorativo ci arrangeremo, ma non è un problema perchè ritengo che c'è chi sta peggio. Ho scritto arrangeremo perchè non faccio, anche se ci provo, quel che desidero veramente e a cui ho dedicato i migliori anni della mia vita. Ho tutto a disposizione per poterlo fare, ma la politica e l'economia in generale ci oscura ogni possibilità, soprattutto per il futuro. Nonostante ciò mi sono procurato lavori che almeno dal punto di vista economico mi farebbero star bene, invece sono molto distratto e mi capita spesso di stare davanti al computer senza far niente e senza la volontà di fare e quindi arrivo a fine giornata senza aver fatto la decima parte di quello che avrei dovuto. So benissimo che ci sono persone che hanno problemi più seri di me, ma ho sentito la necessità di scrivervi.
Caro F, credo che, come spesso capita, dopo aver messo nero su bianco i tuoi pensieri, questi si siano già chiariti, e tu sia già arrivato a una tua decisione. Il matrimonio non sarebbe cosa da prendere alla leggera e ci si dovrebbe sposare convinti che sia la cosa migliore e basando il rapporto sulla fiducia reciproca. Purtroppo spesso non è così. Ogni coppia è diversa e anche se sarebbe opportuno non intraprendere un passo così importante, è anche vero che la tua compagna ti conosce bene e forse ti accetta così. Credo che alla fine sia una questione di coscienza e di onestà che dipende solo da te. Davvero vuoi vivere una vita di inganni e sotterfugi? Auguri.
(risponde la Dott.ssa Giacomina Rienzo)
Pubblicato in data 21/02/08
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