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Madre sola (006756)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 266 volte

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Barbara, 32 anni

Sono una donna di 32 anni che ha una splendida bambina di un anno, avuta da un uomo, all'ora collega, conosciuto, al termine di un brutto periodo determinato dall'acuirsi di un disturbo alimentare e dalla chiusura di una storia d'amore determinante. Credevo con lui di poter vivere senza amore compensando il sentimento con la sicurezza e la stabilità. Ma tale rapporto non si è rilevato nè sicuro nè stabile al punto di rinunciare ad esso al quarto mese di gravidanza. Ora ho paura.
A 21 anni mi sono separata da mio marito dopo 7 mesi di matrimonio. Era stato un matrimonio non voluto da una settimana prima dalla data prevista ma non ho avuto il coraggio di rinunciare nè di deludere i miei genitori.
Sono tornata a vivere a casa con loro e sicuramente è stato proprio questo il mio sbaglio, ristrutturando un piccolo appartamento sotto il loro. Sposandomi avrei voluto la mia libertà ma sono finita da una prigione ad un'altra. Ora vivo con mia figlia che non sembra mia figlia ma la figlia dei miei genitori. Lavoro e la bambina la tiene mia madre e mia sorella. A volte ho paura che non mi amerà mai abbastanza. A volte sembra che tenga più a mia sorella che a me. E dire che io vivo per lei e la amo così tanto. Mi sento soffocare dalla loro presenza meravigliosa quando la vuoi ma a volte troppo pesante.
Non posso quasi decidere per mia figlia tantomento credere di poter andare in vacanza separandola da loro. Vorrei metterla al nido ad es. per farla crescere insieme ad altri bambini ma loro non sono d'accordo. Non posso girare "nuda" per casa perchè ogni tanto mi ritrovo qualcuno per casa nessuno bussa chiunque può entrare ed uscire quando vuole eppure io li amo tanto ma non so come fare. Vorrei tanto andarmene e cercare una casa vicino alla loro ma non così tanto per poter finalmente vivere la mia vita...ma a volte credo non sia giusto per la piccola. Loro dicono che non soffrirà nemmeno della separazione dal padre perchè ci sono loro che la amano non vi sembra sbagliato?
Credo anche che se un giorno incontrerò qualcuno da amare e sentirmi amata, forse questa presenza verrà meno ma non so più cosa è giusto e cosa non lo sia. Vi ringrazio per quanto potrete fare.

Quello che si può fare nella situazione di "invischiamento" che si è creata intorno alla sua bambina, ma anche intorno a lei, è di cominciare a porre qualche distanza e confine dall'eccessiva confusione, anche di ruoli e di responsabilità.
Deve prendere il coraggio di affermare il diritto ad uno spazio personale, suo e della sua bambina, in cui gli altri non devono entrare.
Solo così può affermare il suo ruolo di genitore e di chi, in realtà, ha la responsabilità della crescita e dell'educazione di un bambino. Una volta che sono distinte le posizioni di ognuno, allora si può anche avere momenti di apertura e scambio con gli altri familiari, nei tempi e negli spazi che lei stessa stabilisce.
Questa è l'unica strada che ha davanti. Occorre decisione e fermezza, e forse coraggio, per una scelta del genere, altrimenti permane la confusività e il disagio.




( risponde il dott. Renato Vignati)

 

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