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Matrimonio (124115)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 299 volte

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Cla 31

Gentile Terapeuta mi rivolgo a questa prima forma di aiuto, con la speranza che possa bastare, perchè fino ad oggi non credevo fosse possibile che proprio il mio uomo potesse far crollare la mia sicurezza sul nostro rapporto, le spiego meglio. Stiamo insieme da 13 anni e siamo sposati da due, abbiamo una bimba di tre anni e un'altra in arrivo. In seguito ad un problema di natura economica, risolvibile, ma comunque pesante, associato ai miei genitori (causa di varie discussioni sin da sempre), lui ha dichiarato "crisi", cioe' in poche parole si è svuotato di ogni sentimento nei miei confronti (ti voglio bene ma, il nostro non e' stato mai amore con la A maiuscola, siamo troppo in competizione su chi fa bene o chi sbaglia, quello che faccio non ti va mai bene, queste le sue ultime frasi) e non riesce a riprendersi, ma comunque è seriamente dispiaciuto del fatto che quello che gli sta accadendo sia arrivato proprio in questo momento che sta per arrivare il secondo figlio, tra l'altro da lui più che mai desiderato. Lui fa un lavoro stagionale il quale lo porta lontano da casa sette giorni su sette, 20 ore al giorno, per sei mesi l'anno, se dobbiamo scambiarci due parole su come e' andata la giornata lo facciamo alle 2 di notte solo perchè io lo aspetto sempre sveglia. In seguito a questa crisi abbiamo deciso di continuare ad andare avanti nella maniera piu' serena possibile, ci rispettiamo e andiamo d'accordo ma in lui a parte l'enorme stanchezza fisica c'è una freddezza e una rigidità mai vista prima; il rancore e la rabbia li leggo nei suoi occhi, una stupidaggine: non mi saluta più con "ciao amore" ma solo "ciao", mai in tutti questi anni, non mi da più di un semplice bacio sfiorato del buongiorno o della buona notte. Ho provato con la dolcezza e la serenità anche se scoppierei in una rabbia furiosa, ho provato a far vedere che anch'io potevo dividere l'amore dal sesso (quando un giorno sarei morta se non lo avessi avuto mio), ma mi sono ferita ancora di più, si perchè lui non mi sfiorerà mai di sua iniziativa fin quando non saprà che sarà di nuovo amore. Lui tiene molto dentro, e si ricorda di piccole e grandi liti fatte in tanti anni ed è un uomo che si "ferisce" facilmente, e purtroppo io sono un "coltello" molto tagliente a volte! Ma in questo momento non so aspettare che passi, non posso perche' a dicembre nascerà la bambina e tutto sarà più complicato, in parte, io ho capito i miei errori e sto cercando di modificare le cose, ma lui sembra che voglia (involontariamente) punirmi. Ho voluto escludere una relazione con un'alra donna (anche se non si puo' mai essere sicuri certo), anche se la paura che si innamori di un'altra donna, ora più che mai, mi terrorizza. Per ora la ringrazio e spero di aver centrato tutti i punti che le servono per capire la mia situazione. Grazie

 La situazione che viene descritta coinvolge molti sentimenti, da una parte e dall'altra. Credo che la risposta più adatta a questo turbinio di emozioni deve necessariamente passare attraverso l'espressione di tali stati d'animo. Non si può uscire dalla situazione di blocco emotivo e relazionale se non passate entrambi per la strada della liberazione di tutti i sentimenti soffocati, di tutte le cose non dette, di tutto quello che è stato lungamente represso. Solo in tal modo si può arrivare a ricostruire il rapporto e un clima più disteso, per voi come coppia ma anche per i figli che hanno bisogno di un ambiente emotivo sicuro e "caldo".

(risponde il Dott. Renato Vignati)

Pubblicato in data 28/10/08

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