Non riesco ad uscirne (1447525515917)
Nefertiti, 40
Ho fatto l'amante per 17 anni e, tutto sommato, mi andava bene; ma poi ad un certo punto ho cominciato a sentire stretta questa situazione.
Circa un anno fa ho conosciuto un uomo che mi piaceva molto ed ho iniziato ad uscirci senza troppo impegno. Poi mi sono sentita sempre più coinvolta e ho cominciato a valutare l'idea di un futuro insieme a lui. Io sono disoccupata ed ho iniziato a cercare lavoro con maggior impegno accettando qualsiasi cosa, sperando un giorno di mettere su casa con lui.
Qualche giorno fa è scomparso ed io non sapevo che fare. Comunque, per farla breve, ho scoperto che è sposato e che io conosco la moglie. Sono devastata. Sto piangendo da giorni. Mi sento distrutta.
Vorrei tanto uscire da questo dolore ma non passa. E' vero, ho fatto l'amante per tanti anni ma lo sapevo. Con quest'uomo io sognavo un futuro e tutto è andato storto. Non so come venirne fuori.
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È legittimo che lei pianga per il suo dolore e probabilmente per la rabbia e la delusione per un sogno ancora una volta infranto. La maggior parte delle persone desidera avere una relazione reciproca, fatta di carezze positive dove ogni partner dona e riceve amore.
Dal suo racconto sembra che in età definita ancora adolescenziale (23 anni) abbia scelto di amare una persona che era già impegnata con un’altra, accettando in modo consapevole di essere una seconda scelta e non dandosi il permesso di essere intima come direbbe Berne. Questo tipo di non permesso definito ingiunzione in termini analitico transazionale si trasmette nell’infanzia con messaggi verbali del tipo “non ti puoi fidare di nessuno” o “stai lontano dagli uomini! Vogliono solo una cosa”, oppure uno dei suoi genitori è stato distante, non le prestava attenzioni o era timoroso nel contatto.
Un altro modo in cui un bambino può decidere “non mi avvicinerò mai ad un uomo” è a seguito del dolore per la partenza o la perdita di un genitore o di una persona importante.
La invito a riflettere sul perché ha scelto il ruolo di amante e che cosa l’ha portata a chiudere questo rapporto durato 17 anni?
Dalla sua espressione “ tutto sommato” immagino quanto le sia costato in tutti questi anni! Ora stanca, con grande coraggio ha scelto di darsi una opportunità e ha intrapreso una nuova storia sperando che potesse essere amata, rispettata e formare una famiglia. Per raggiungere una sua autonomia economica ha trovato una motivazione non dentro se stessa e per se stessa ma dall’esterno, da un sentimento che dopo poco si è rivelato non corrisposto.
È comprensibile che lei si senta distrutta (devastata immagino io) come la sensazione di “non sapere come venirne fuori” perché è la situazione che si ripete (evento copionale): un desiderio d’amore pensato,cercato ed una storia che si interrompe.
La domanda che può dare una svolta alla sua situazione è quanto valore da alla sua persona ossia quanto sono importante io nella vita di tutti i giorni e in una relazione d’amore che posto e ruolo desidero avere realmente?
La invito a fermarsi e rispondere a queste domande e se le va, potremo trovare uno spazio per condividere le sue riflessioni. Questo è già un primo passo verso un cambiamento possibile, quello che lei desidera da tanto tempo e che oggi ha l’opportunità di progettarlo per vivere la sua vita e quella di nessun altro.
Coraggio un passo alla volta!
(a cura della Dottoressa Silvia Errico)
Pubblicato in data 15/12/2015
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Tags: dolore futuro infanzia rabbia amante situazione stretta casa moglie delusione sogno infranto relazione reciproca