Ossessione (105523)
Antonella 30
Da circa 8 anni lavoro con un uomo più grande di me di 20 anni, a cui sono legatissima e con cui ho avuto una storia. Da due anni ormai le cose non vanno più bene tra noi e la presenza di un'altra, della mia stessa età a cui sono rivolte tutte le attenzioni che vorrei ricevere io, ci porta ad avere continue discussioni. E pensare che questa ragazza si trova nel mio stesso ufficio, perchè era mia amica e voleva imparare, o almeno così diceva. Ora nelle continue discussioni sono additata come l'unica responsabile della rottura del rapporto, perchè troppo gelosa, pesante, musona e sicuramente troppo riflessiva, capace di fare di un non nulla un dramma. Su alcune di queste cose posso concordare, perchè penso di essere introversa e di non saper prendere la giornata così come viene, facendo sempre dei drammi. Ho avuto sicuramente comportamenti scorretti, come controllare i telefoni e origliare dietro le porte, ma mi sono sempre giustificata dicendo che non meritavo di essere trattata così da nessuno dei due e di non meritare tanto dolore, anche perchè loro si sono comportati male in più occasioni nei miei confronti, facendo le cose di nascosto e togliendomi quelli che erano i miei compiti e le mie responsabilità. Ora anch'io mi assumo tutte le responsabilità per quanto è accaduto e vorrei riuscire ad allontanarmi da lui, che dimostra in alcune occasioni di non avere nessuna considerazione e rispetto per me ed in altre di volermi fare rientrare nella sua vita. Tante volte gli ho cheisto di fare una scelta tra le due e mi sono sentita dire che lui ha già scelto e che la scelta non risulto essere io, poichè a suo avviso sono solo io quella che vuole a tutti i costi stare con lui, allora devo accettare le sue condizioni e non "pensare", ma accettare qualsiasi cosa, anche se non mi sta bene o mi fa stare male, del tipo "non mi chiamare non abbiamo nulla da dirci", ma contemporaneamente loro se non si vedono si sentono... Mi rendo conto che probabilmente sono stata messa nel dimenticatoio, ma purtroppo ci tengo ancora molto a lui. Sono dilaniata dal dubbio: voglio stare con lui, nonostante tutto il dolore, ma vorrei essere l'unica persona importante della sua vita e non doverlo dividere con nessuno che non sia una semplice amica... cosa che l'altra non mi sembra affatto essere. Che faccio? Come posso prendere una decisione? Vado via e lo lascio libero di vivere la sua vita o accetto le sue condizioni anche se mi sembrano ingiuste?
Stare ancora a cercare questa persona mi sembra un atto di masochismo assoluto. E' certo che lui non è mai stato perdutamente innamorato di te, se è bastato l'ingresso di una nuova ragazza a distogliere le sue attenzioni, tra l'altro utilizzando delle frasi e dei comportamenti a dir poco scorretti. Il problema del lavorare insieme rende il tutto più complicato: se hai la possibilità distaccati da questo ambiente, cambia luogo di lavoro. Sei molto giovane dedicati ad altro, non fare diventare il pensiero di lui un'ossessione nella tua vita, perderesti solo del tempo prezioso. Auguri
(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)
Pubblicato in data 16/12/07
Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia
per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store