Padre alcolizzato
Cinzia, 40 (100)
La mia Storia: Problema: Il mio compagno 45 anni evita di assumersi qualsiasi responsabilità altrimenti si sente oltremodo colpevolizzato. Non fa scelte, non ha obiettivi. Adesso non lavora, ma prima ha sempre lavorato come se fosse l'unica cosa utile nella vita.
Ha cura maniacale di non sporcare, di sistemare, di ordinarsi ma in modo minimo, mette sempre gli stessi vestiti e li tiene pulitissimi per settimane... si lava ma non ha nessuna pretesa di apparire al meglio. Socializza pochissimo. Non parla di suoi pensieri, dice di non sognare di notte. Non fa riflessioni su eventuali comportamenti sbagliati. A seguito di un aggravamento della salute adesso da due mesi rimane sempre sdraiato sul divano a guardare la televisione.
Non legge mai, ha solo la terza media, ma a parte un breve periodo in cui ha affrontato un corso di specializzazione, non ha mai avuto interesse per acculturarsi. Anche per il corso, quando doveva studiare, non si faceva mai vedere da me. Ha concluso quella formazione con ottimo esito, ma poi è ricaduto nell'apatia.
A parte i problemi di salute, il suo non voler approfondire niente e aver paura di sbagliare sempre è dovuto anche ai primi 8-9 anni in cui il padre alcolizzato lo picchiava e lo accusava di dire bugie, di sbagliare sempre e altri pretesti sempre per poter inveire in modo violento su di lui.
Adesso ogni volta che deve dimostrare qualcosa (tipo la frequenza del corso) lo fa in modo puntiglioso come se avesse paura che qualcuno potrebbe dimostrare il contrario.
Tutto questo ha ripercussioni sulla vita di coppia e anche se è molto attento, e cerca di fare il massimo per me, non dimostra nessuna attenzione in modo diretto, non ha gesti di affetto, abbracci, carezze. All'inizio di più, poi qualche mese fa gli è morto il cane che era l'unica ragione per cui guardava un po' avanti... ma adesso prova fastidio per anche rarissime esternazioni di affetto.
Davanti agli altri è più facile che si sciolga un po'.
Volevo sapere se sarà sempre così, oppure in questi casi è possibile assumere comportamenti che possono riequilibrare i suoi timori, anche solo ridurli un po'...
Ovviamente non vuole parlare di psicologia e psicoterapeuti.Lui sa di avere un problema, ma non vuole sentirsi analizzato.
Quindi...?
Grazie e buon lavoro
.
(Risponde la Dott.ssa Agnese Tiziana Magno)
Pubblicato in data 21/04/2015