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Paura e depressione (149599504218)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 846 volte

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le risposte dellesperto

Sabrina, 50

domanda

 

 

Buonasera vorrei sapere alcune cose che sento dentro di me. Ho paura della morte però in certe situazioni della vita ho voglia di andarmene. Le spiego la mia vita vissuta fino ad ora: fino a 18 anni tutto bene, dopo ho trovato il fidanzato, Giancarlo, siamo stati insieme 3 anni dopo sono rimasta incinta e dovevamo sposarci, ma ci fu un incidente per cui persi anche la bambina che avevo in grembo. Dopo 2 anni rimasi incinta un'altra volta però dentro di me volevo la bambina che avevo perso e invece e arrivato il maschio Federico (30 anni), ne rimasi molto delusa e quel bambino non l'avrei mai voluto. Sono caduta nella depressione anche perchè mia mamma non mi ha mai aiutato e Giancarlo stava via tutta la giornata per lavoro io mi sentivo sola.

Gli anni passano e arriva finalmente la bambina quella che volevo Marta (22 ANNI) ho cresciuto i miei figli senza fargli mancare nulla, però adesso quel figlio maschio non lo voglio più e lui pretende ancora di vivere con noi. Negli ultimi anni ho realizzato il mio desiderio di viaggiare e comprarmi un camper e tuttora quando posso viaggio in camper (è il mio antidepressivo), quando viaggio sto veramente bene. Pero c'è anche il lavoro e l'altro desiderio è di godermi la mia pensione viaggiando e conoscere altre cose,persone ecc.

Ecco perchè ho quel senso di non farcela. Dopo l'altro problema sono in menopausa e tante volte con il problema del figlio che è in casa vado in depressione e l'unico pensiero è farla finita, ma per fortuna ho Giancarlo che lo considero il mio compagno di vita e il mio punto di riferimento e Marta che la considero la bambina persa e ritrovata .Per lei faccio di tutto, per il figlio mi sento costretta .mi aiutate per favore a capire me stessa? Grazie ciao

 


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risposta

 

 

Salve Sabrina,

Lei fa una domanda da cento milioni di dollari! Capire ciò che si ha dentro è di certo possibile ma è il frutto di un percorso a volte lungo di analisi e di attribuzione di significato a quei personaggi simbolici interni che popolano la propria psiche. Tramite un accenno di quello che Le succede, come ha scritto nella sua richiesta d'aiuto, non si hanno le informazioni necessarie e soprattutto manca proprio la relazione da persona a persona con Lei.

Premesso questo, sembra chiaro che sta vivendo un periodo della sua vita costellato da cose positive e da altre che vengono da Lei percepite come motivi di turbamento. Dice di avere vicino a Lei il suo compagno Giancarlo, la sua figlia Marta, ed il camper che per Lei rappresenta un elemento importante, non di meno ha anche una progettualità rivolta al futuro relativa all'utilizzo del camper. Ciò che emerge è questo rapporto conflittuale con sua madre, che sembra aver vissuto come colei che non l'ha sostenuta a suo tempo, un tempo che Le è risultato indubbiamente doloroso e difficoltoso da superare perché si sono combinate diverse situazioni indesiderate, un incidente, un aborto ed un concepimento di un figlio maschio che non ha rispecchiato un suo desiderio ma che ahimè non ha chiesto lui di venire al mondo.

Rispetto a questo ci sarebbe molto da approfondire sul suo rapporto con il maschile, ad esempio con suo padre che non ha nemmeno nominato. Il rapporto con il suo figlio maggiore Giancarlo, che pur avendo 30 anni vive in casa, sembra essere la cosa che più Le pesa. Provi dunque a vedere la situazione con gli occhi di suo figlio: come fare a separarsi da una madre senza avere mai esperito prima quella sensazione di calore affettivo proprio di un rapporto genitoriale autentico e non costruito sulla rappresentazione sociale di un genitore tipo? La differenza, seppur non spiegabile razionalmente, si avverte. Dunque prima Lei riesce ad instaurare una relazione autentica con suo figlio, che non è per forza positiva ma reale, da persona a persona, prima gli darà la possibilità di svincolarsi e di vivere la sua vita da giovane adulto.

Il processo che qui brevemente descrivo può avvenire in maniera spontanea o è possibile che sia frutto di un percorso psicoterapeutico familiare che può sostenere in modo efficace questo tipo di esperienze. Un ultimo elemento da non sottovalutare sono i cambiamenti amorali dovuti al periodo della menopausa. Questi possono in parte influenzare la percezione in modo negativo rispetto ad avvenimenti e sensazioni che altrimenti risulterebbero maggiormente contenibili. Per concludere direi che tutto sommato sembra che Lei abbia una vita piuttosto soddisfacente e che qualcosa attualmente Le stia inviando dei segnali che la spingono appunto a cercare di capire cosa è rimasto di irrisolto nel passato della sua vita? Domanda questa più che legittima..non le resta che lavorarci sù!

Rimanendo a sia disposizione Le invio cordiali saluti.

 

A cura del Dottor Vito Leone

 

 

Pubblicato in data 03/06/2017

 

 


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