Problema coniugale (005495)

Tina, 26 anni

Come potrà vedere sono una giovane che si è sposata a 21 anni, sono stata fidanzata con mio marito per ben 8 anni, avevo 14 anni e lui 19, sono 5 anni che siamo sposati e abbiamo un piccolo di 2 anni.
Con lui ho vissuto una vita abbastanza serena anzi fin troppo lo amavo o lo amato non so ci stavo bene o meglio pensavo che così fosse la vita, io con il passar del tempo o meglio con la mia maturità,ho scoperto tanti altri interessi che prima non avertivo la voglia di fare ma sopratutto di ricevere infatti ho notato in lui essere poco affettuoso, poco ambizioso, ma sopratutto poco colto; ha poco rispetto di me (usa termini volgari, usa le mani) quando lo faccio incazzare terribilmente e tutto ciò mi ha spinto verso altri orizzonti. Infatti sono circa 7 mesi che ho una storia extraconiugale con un separato con il quale riesco a fare di tutto, sto molto bene con lui, è affettuoso, colto, mi ama come io volevo ma anche di lui ho paura che poi sia solo l'inizio e poi si rileva il contrario; per questo che non ho il coraggio di lasciare quello che ho e distruggere il mio matrimonio.
Ho paura di mio figlio che possa avere dei traumi non so veramente che fare, ho una crisi.
Mio padre per tutto ciò mi sta contro dice che la famiglia è sacra e non bisogna distruggerla, io da un lato non voglio perdere questo amore perchè è vero amore quello che provo per paura dopo di potermene pentire e dall'altro lato dico: magari è meglio lasciare le cose così come stanno!! ma anche questo potrebbe essere motivo di pentimento. Non so se capirà qualcosa ma la prego mi aiuti....

La situazione è fatta di molti ripensamenti, tra desideri e bisogni, dubbi e angosce.
Capisco la tua situazione di crisi.
Occorre rivolgersi al cuore, ascoltarlo, ma anche fare una riflessione razionale sule conseguenze di ogni soluzione. Soprattutto occorre analizzare fino in fondo i motivi della tua situazione familiare, parlare chiaramente con le persone interessate e spiegare ogni tuo comportamento e le decisioni assunte. A quel punto, avendo messo le carte in tavola, puoi maturare una tua convinzione personale..

( risponde il dott. Renato Vignati )

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