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Problema di coppia (1559)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 282 volte

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Barbara, 32 anni

Buonasera, mi chiamo Francesca e ho un problema. Mio marito, 35 anni, è entrato in crisi e mi dice di non sapere se mi ama più, di non sapere quello che vuole nella vita e di non sapere quello che prova per me. Sono sposata da 4 anni e lo conosco da 7, carattere timido il suo, aggressivo e aperto il mio. Prende raramente decisioni, si "accoda" volentieri e con entusiasmo alle mie scelte. Guardando il passato, dice di sé che tutto quello che ha raggiunto nella vita lo deve a scelte di qualcun altro (il tipo di studi, il lavoro, il matrimonio) e che ha sempre cercato di accontentare tutti meno se stesso. Nel 2004 ha subito un avanzamento di carriera che ha portato con sé un forte stress e una diminuzione dell'autostima (non so se ce la faccio, paura di fallire, ecc), oltre al fatto che abbiamo avuto 2 aborti terapeutici in 6 mesi. Terminate le analisi di rito e trovato il problema (quindi apparentemente sulla via della soluzione) mi dice di non volere per ora quel figlio, ma non mi sa spiegare il perché (dice che non se la sente, che non sa quello che vuole dalla vita, chi è); nei 2-3 mesi successivi, cioé attualmente, interpreto dai suoi atteggiamenti che sta riuscendo a modificare il suo atteggiamento di "amico di tutti" e accomodante in "duro e deciso" ma non riesce a farlo in casa poiché io, con la mia aggressività e decisività, probabilmente glielo impedisco. Ho letto libri di psicologia e sto cercando di aiutarlo a riacquistare fiducia, evitando tutte le sere di chiedergli come sta e come va, lo lascio fare. Abbiamo concordato un periodo di lontananza (lui per un viaggio di lavoro che comunque avrebbe dovuto fare, io per un viaggio di piacere in una località che a lui non interessa) per valutare (lui) se gli mancherò. Nel frattempo lo lascio libero di uscire con gli amici senza sentirsi in colpa perché mi lascia a casa da sola, insomma non gli "rompo". Ma non so se questo è giusto, io soffro molto perché lo amo e non voglio che lui mi lasci, non voglio interrompere questo matrimonio in cui credo tantissimo. Cosa posso fare? Ho davvero paura in un inizio della fine.... Grazie

Cara Francesca la situazione è delicata e richiede pazienza e raziocinio. Dissento dal comportamento adottato; lo accetterei in una relazione madre figlio non tra pari. Lui è un uomo e come tale deve essere trattato; attribuisce il suo disagio al fatto che la sua vita è il risultato di scelte fatte da altri evitando così di assumersene la responsabilità. Dentro di se sa perfettamente che se si fosse opposto o se si fosse dimostrato più assertivo nessuno avrebbe potuto violentare la sua volontà. Molto probabilmente, come tu stessa riferisci, ha sempre preferito delegare ad altri anche le scelte più banali. Mi sono fatta la fantasia che dietro la dichiarazione dei suoi smarrimenti c'è qualcuno che per l'ennesima volta gli sta chiedendo qualche cosa. Attenzione! Dietro questo smarrimento ci potrebbe essere un'altra donna. Affronta l'argomento, spronalo a parlare, le strategie che stai adottando non servono, serve invece ad entrambi la capacità di guardare bene in faccia la realtà. Potrebbe risultare utile consultare uno psicoterapeuta della coppia. Auguri.

( risponde la dott.ssa Maria Assunta Consalvi )

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