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Problema familiare (154065)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 575 volte

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Matteo , 23

 

Gentile Dottore,
proverò a spiegarle nel modo più chiaro una situazione familiare complessa, divenuta insostenibile. Vi prego di accogliere questa mia mail perchè, sebbene sembri un problema banale e comune, la mia vita ormai è fatta solo di lacrime.
Siamo una famiglia numerosa ma "per bene", di quelle apparentemente senza problemi. Tuttavia mia sorella rende di giorno in giorno la vita in famiglia insostenibile, difatti tutti i miei fratelli se ne sono allontanati impossibilitati nel risolvere la situazione. Resto solo io (il più piccolo) che frequento ancora l'università.
Mia sorella è ossessionata dall'ordine in casa ed è come affetta da un'ira costante: tutto il giorno non fa altro che barbottare (a napoli diremmo "murmuliare"). Lo fa tutto il giorno su ogni piccolo gesto che facciamo, criticandolo. Sembrerà cosa da poco, ma ormai è diventato impossibile anche servirsi del caffè, prendree una bottiglia in frigo, andare in bagno in sua presenza. Ciò nonostante facciamo di tutto per fare le cose così come vuole lei. In un modo o nell'altro comunque sbagliamo, quindi si crea una tensione in casa elavatissima dovuta al nostro stress nel sopportarla e assecondarla.
Allo stress, da parte mia, ci si aggiunge una forte preoccupazione per i miei genitori ormai anziani e stanchi (hanno 65 e 72 anni).
Mia madre soffre di cuore e questo accentua le mie ansie. Non sono mancati episodi in cui ho visto mia madre persa, con lo sguardo nel vuoto e in lacrime (nonostante sia una donna fortissima, che ha passato di tutto nella vita). Mio padre più che altro cerca di non essere presente, sperando che venga il giorno che morirà, avendo perso le speranze di vivere in maniera decente gli ultimi anni della sua vita.
Parlarne con mia sorella è impossibile, perchè il solo esserle contraria su una minima cosa la porta ad avere scatti di ira immensa ed irrefrenabili, urla incontenibili. Abbiamo provato a consigliarle una visita psicologica e qui di nuovo l'ira. Abbiamo provato ad andare tutti insieme dallo psicologo, sperando che si aggregasse anche lei; ma lei da parte sua pensa di non averne bisogno. Il nostro medico le ha consigliato una visita e lei per risposta ha cambiato medico. Insomma, non so se il paragone è corretto, ma è come avere un figlio drogato che non sai gestire perchè ormai sotto effetto della droga.
Il punto è questo: i miei genitori sono anziani, hanno lottato tutta la vita con mille problemi (un altro fratello con problemi mentali), non hanno forze.
Lei pensa di essere la gioia della famiglia (assurdo!!!), insomma è convinta che la vita dei miei genitori sia molto agevolata dalla sua presenza in casa (ha più di 30 anni e per motivi vari sta ancora in casa e pensa che così fa anche un piacere alla famiglia). Ha una grande ostilità verso noi fratelli sebbene sia sempre disponibile quando ne abbiamo bisogno e noi la trattiamo con guanti di seta.
Quello che accade allora è questo: quando lei inizia a "borbottare" mia madre cerca di assecondarla e appena io o un mio fratello dice una sola parola, nostra madre ci attacca con veemenza dando così dimostrazione alla figlia che lei è dalla sua parte; poco dopo mia madre viene da me a scusarsi, dicendo che il suo è uno sfogo visto che può prendere posizioni solo nei nostri confronti. Io la capisco, ma come lei è sotto tensione, anche io lo sono cercando di mantenere l'autocontrollo e far finta di nulla, quindi quell'attacco materno non mi facilita e negli ultimi mesi mi ha fatto reagire nei confronti di mia sorella dicendole come stanno le cose. Non immagina il putiferio. Io ho detto a mia madre di non assecondarla, di farla borbottare facendo finta di nulla, altrimenti lei avrà un motivo per continuare a borbottare, ovvero essere assecondata.
Le faccio un quadro di situazioni che possono essere alla base di questo comportamento:
- Mia madre è estremamente empatica verso noi figli ed è diventata per tutti noi l'appoggio delle nostre emozioni. Come conseguenza, noi figli abbiamo un attaccamento quasi morboso a lei.
- Noi figli siamo spesso in ansia per nostra madre che ha problemi di salute e ne ha affrontate di tutti colori. Ci sono stati periodi in cui io stesso non riuscivo a dormire preoccupato per lei, e non sono mancate notti in cui mi sono svegliato in lacrime.
- Mio fratello, quasi 20 anni fa, ha sofferto di problemi mentali simili a quelli di mia sorella, anche se degeneravano in violenza vera e propria. Per questo a volte penso che ci sia anche una base genetica. Comunque, Con dure lotte da parte dei miei genitori (allora giovani) sono riusciti a partarlo dallo psichiatra. In più c'è da dire che allora mio fratello aveva meno di 20 anni e quindi era più controllabile, "educabile". Comunque lo psichiatra dopo anni di lavoro è riuscito a recuperarlo per quel che poteva, individuando una delle cause nel rapporto morboso che aveva con mia madre e la paura di perderla; confermando quindi i due punti descritti sopra.
- Un dato importante è che mia sorella con gli amici e soprattutto gli estranei sembra normalissima, una donna fantastica!
- Mia sorella, in adolescenza (periodo già difficile di per sé), era in pericolo di vita per via di vari problemi. In quegli anni, i rapporti con mia madre sono stati stravolti: stava sempre più con mia sorella, in maniera ossessiva e quasi abbandonò noi altri figli. Si figuri che io da 8 a 10 anni ho vissuto coi miei zii, vedendo raramente mia madre che comunque non mostrava interesse per me in quel periodo. Poi siamo tornati alla normalità, anche se le attenzioni per mia sorella sono rimaste spropositate.
Ecco, penso che quello che le è accaduto in adolescenza sia stato l'evento che ha dato inizio a tutto, che col tempo ha portato mia sorella a diventare quello che è oggi.
Il rapporto tra me e mia sorella si è interrotto nell'ultimo mese, perchè io ho cercato di aiutarla ma come risposta ho avuto solo gravi minacce da parte sua (ma non me ne preoccupo perchè so che mi vuole un bene immenso, come io gliene voglio a lei).
Vorrei, se posso, parlare brevemente parlare della mia situazione di vita (ormai risolta grazie a specialisti) ma può esserle d'aiuto per capire il clima che abbiamo vissuto:
- Da quando sono nato fino a 7 anni ho convissuto con la violenza in casa di mio fratello.
- A 7 anni sono stato "abusato" sessualmente ma non me ne faccio un problema, perchè non ho mai negato la cosa e ho imparato a darci il giusto peso. Anche se a volte mi domando se sia stato quell'episodio causa della mia bisessualità.
- Da 8 a 10 anni, come detto prima, non ho visto mia madre e se la vedevo non era più lei.
- Da 10 a 15-16 anni mia madre era comunque concentrata in maniera quasi esclusiva su mia sorella.
- Dopo qualche anno è iniziato il calvario dell'ira di mia sorella. Stavo cadendo in depressione circa 2 volte, quindi, per evitare ulteriori problemi in famiglia, sono ricorso subito a specialisti e abbiamo risolto facilmente il problema (almeno quello depressivo) avendolo curato sul nascere, anzi prima che nascesse.
Ora io sono stanco, non ce la faccio a vedere i miei genitori in questo stato e non trovo nessuna soluzione. La soluzione di portare mia sorella a curarsi la escludo, facile a dirsi, impossibile a farsi perchè i miei genitori non ce la farebbero, non ce la fanno.
Sicuramente avrò dato informazioni superflue, e forse avrò omesso dati importanti. Però io la prego, se è cosi gentile da leggere questa mail, mi dia qualche consiglio sul come comportatci, possibilmente senza obbligare mia sorella a farsi curare.
Io la ringrazio e le invio i miei più cordiali saluti.

Caro Matteo,
grazie per la sua richiesta, è stata esaustiva e molto dettagliata.
La sua storia personale e familiare è costellata di episodi importanti e drammatici, i quali possono tutti essere elementi che hanno condotto alla situazione attuale, divenuta, mi pare a livello condiviso, insostenibile.
Purtroppo so che desidera avere altre risposte, ma ciò che mi sento di consigliarle è di chiedere l'aiuto diretto di un medico, in quanto la sintomatologia che mi decrive, in riferimento a sua sorella, mi porta a pensare ad un quadro psichiatrico, che necessiti quindi di un lavoro integrato tra farmaci e psicoterapia.
Poichè gli eventi hanno coinvolto l'intero nucleo familiare, consiglierei anche a lei e sua madre delle consulenze psicologiche, per aiutarvi a gestire i comportamenti di sua sorella ed elaborare gli eventi passati.
Solo un intervento che coinvolga voi, come persone maggiormente interessate, potrà aiutarvi a trovare più serenità e migliori strategie per affrontare presente e futuro.
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Filomena Dongiovanni

 

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 22/02/2013

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