Problemi affettivi (159312)
Elisa, 32
Salve,
ho 32 anni e vorrei fare un colloquio perche' ci
sono molte cose di me che vorrei chiarire. Diciamo che non ho avuto un
infanzia facile con due aborti alle spalle e una madre che i dottori le
hanno fortemente detto di effettuare colloqui psichiatrici ma non ha mai
accettato. Oltre ai miei problemi ho dovuto subire anche i suoi ed ora
non riesco ad avere una vita serena, anche con la persona che mi sta
accanto non riesco a comprendere il suo affetto, per me e' sempre troppo
poco. Vorrei sempre piu' attenzioni. Stressando chi mi sta accanto e
andandosene di conseguenza.
Cara Elisa,
comprendo che lei, più che mai abbia bisogno di farsi chiarezza.
E' un ottimo punto di partenza, un bisogno ma è già un inizio per stare meglio.
Da quanto scrive in effetti, emerge confusione, scambio di ruoli e di piani nella sua vita passata e presente. Del resto una madre che versa in condizioni di una tale importanza, mi sembra che predisponga un ambiente emotivo discontinuo, confusivo, ansiogeno e forse anche traumatico.
Lei non ci riporta molti dettagli del suo passato, parla di due aborti, che di per sé costituiscono esperienze durissime da vivere, accettare, gestire, anche nella convinzione di aver preso la giusta decisione.
Non di meno parla di un grande bisogno, che si esprime con i suoi partner, che la conducono a pressare e poi a perdere l'altro. Comprendo che abbia un gran bisogno, probabilmente lei non ha mai potuto fare la figlia, di conseguenza i suoi bisogni non sono mai stati visti e questo la porta a volerli colmare oggi, attraverso altre persone.
Mi sembra, che la sua vita sia costellata di perdite, rifiuti e abbandoni. Questo mi fa pensare a quanto dolore debba vivere, ogni giorno della sua vita. Deve essere veramente dura!
Credo che debba fermarsi, ascoltare e poi mettere insieme i pezzi della sua vita, dandogli un senso. Tutto questo, non per accusare o coltivare rabbia, ma come trampolino di lancio per sé, per la sua vita, per un futuro diverso.
Penso che in questo caso, intraprendere una terapia, può esserle di sostegno e aiuto, in un percorso penoso, lungo ma importante, che è giusto che lei non faccia da sola.
Ha già vissuto abbastanza da sola! E si è già sentita sufficientemente sola!
Comprendo che possa avere varie paure, che guardarsi in profondità spaventi, ma vedrà che in due sarà più facile.
Un abbraccio
(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)
Pubblicato in data 24/04/2012