Problemi coniugali (023545)
Alena 40
Sono sposata da 15 anni, e ho una figlia di 11 anni.Sto attraversando un periodo difficile con mio marito,in quanto mi sento continuamente insoddisfatta del rapporto che ho con lui.Vorrei avere un uomo accanto e mi accorgo di avere un bambino, che non riesce a staccarsi dalla sua famiglia precedente ( Madre e padre) per vivere con me e sua figlia.Infatti al momento viviamo in due case diverse,lui abita nellacasa dei genitori, io nella mia che ho acquistato per avere unamia autonomia.Lui dice che il problema e' il posto dove abito,confusione ( vicino al centro), casa piccola, ECC,mentre io nonaccetto piu' di vedersi solo il fine settimana quando vado io dalui, insieme alla sua famiglia.Ho provato ad non andare per unasettimana da lui, ma mi sono accorta che chi soffriva veramente ero io, e la bambina.Quindi per suo bene ho riaccettato la situazione, ma non sono contenta.Ho provato a dirgli di andareda uno psicologo, ma non ne vuole sentirne parlare.Quindi mi vedocome in gabbia, e consapevole che se lo lascio soffriro' tanto e insieme a me mia figlia,ma non riesco ad accettare questa situazione, quindi sono continuamente triste o arrabbiata.
La situazione è certamente difficile e comprendo i suo stati d'animo e le emozioni di tristezza e rabbia. Si sente anche un senso di impotenza che impedisce di trovare soluzioni più funzionali e rispettose delle esigenze affettive. Suo marito ancora non ha compiuto quel distacco dalla famiglia d'origine che è necessario per fondare una migliore autonomia e instaurare veri rapporti affettivi, completi, con la sua nuova famiglia. E' bloccato nella sua crescita e finchè non avviene questa maturazione è difficile per lei aiutarlo a fare scelte più consone alla nuova realtà.Si può solo sperare che maturi questa consapevolezza e si accorga delle scelte che deve fare, per lei e per la figlia.
(risponde il dott. Renato Vignati)
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