Problemi di coppia (009445)
Daniela,43 anni
Mi sono sposata a 37 anni trasferendomi nella svizzera tedesca e di conseguenza lasciando lavoro, famiglia, amici, tutto il mio mondo.
La mia fu una scelta non facile, tra l'altro lavorativamente stavo vivendo un momento di grandi soddisfazioni, ma volevo una mia famiglia e quando ho incontrato lui ho pensato che fosse l'uomo della mia vita. E invece i problemi sono iniziati quasi subito, direi che i nostri mondi diversi non si sono mai avvicinati, se non quando ero io ad cercare di integrarmi nel suo.
Io ho imparato l'inglese e mastico il tedesco, lui mai l'italiano per es,io ho dovuto abiturami ad un clima diverso, accettare mentalità diverse, stili di vita sociale diversi (ho un'agenda per gli appuntamenti con amici e parenti che qui si programmano mesi prima, mai avuta prima !!!) e oggi che abbiamo un bimbo di 2 anni e mezzo, io mi chiedo se ha senso ha portare avanti questa storia. Non abbiamo rapporti sessuali da prima che nascesse nostro figlio, l'ultima volta che lo abbiamo fatto io ero incinta di qualche mese, oramai litighiamo per niente tutti i giorni e a volte anche davanti al bambino, siamo andati a fare
una vacanza di due settimane ai caraibi: stare insieme 24 ore su 24 si è rivelato un inferno.
Vivere in una citta' straniera con un matrimonio infelice è dura, varrebbe la pena tornarsene in Italia, sarei da sola con un bimbo da crescere, ma almeno sarei a casa, nel mio mondo, la mia lingua, un sistema che conosco etc etc. E anche per mio figlio probabilmente crescere con dei genitori separati ma sereni sarebbe meglio che continuare a stare in situazione incresciosa che attualmente viviamo.
Cara Daniela,
mi sembra che tu, piuttosto che chiedere un consiglio rispetto ad una situazione
che è oggettivamente difficile, ti sia già data una risposta che
illustra quale sarebbe secondo te la soluzione più idonea, anche se dolorosa,
da farsi.Non c’è una verità assoluta nelle relazioni di
coppia che stabilisca cosa sia meglio fare e quando fare qualcosa. Le scelte
possibili sono tante, ma la soluzione che tu illustri sembra sia stata già
meditata da tempo e sembra essere quella che ti farebbe stare meno peggio (o
forse meglio) rispetto alle altre possibili.Se questo è dunque quello
che vorresti fare, non vi è nulla che ti impedisca di farlo.
Se credessi invece che vi è ancora qualcosa di buono nella vostra relazione,
tale da poterci credere ancora, potresti provare a parlarne con tuo marito e
proporgli ad esempio una terapia di coppia. Da come tu descrivi il vostro matrimonio
infatti vi sono molti problemi, sia interni alla coppia (come la sessualità,
il suo non volerti venire incontro a livello linguistico ecc) sia esterni (come
il tipo di cultura e società dissonanti con la tua).
Per ridiventare “coppia” c’è quindi bisogno di rimettere
in discussione tutte le regole tacite della coppia stessa che sono quelle che
ora vi fanno litigare e stare male e ritrovare, se è possibile, un nuovo
equilibrio ridefinendo tutto da capo. Questo è un percorso difficile
e impegnativo che può essere affrontato solo se dietro vi è una
vera motivazione. Se decidessi di intraprendere questo percorso, ti potrebbe
essere di grande aiuto una terapia di coppia condotta da uno psicologo psicoterapeuta
esperto in questo ambito.Ti consiglio quindi di riflettere bene su quello che
vuoi fare e prendere consapevolmente una decisione in merito, considerando quello
che provi, quello che vuoi e quello che credi di poter affrontare per poter
stare di nuovo bene.
Spero di esserti stata utile.
( risponde la dott.ssa Laura Duranti)
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia
e famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store