Problemi di coppia (015216)
Gianfranco, 26 anni
Ho 27 anni, lei 26, da tre anni circa viviamo una storia, nata all'estero durante
un soggiorno studi e cresciuta a distanza. Ci dividono seicento chilometri.
Tutto è cominciato quando, ancora studenti universitari, erano le coccole
delle aspettative future l'enfasi, il motore dei nostri sogni dei nostri progetti
di coppia.
Poi la laurea di entrambi e.la cruda realtà. Sebbene dopo svariati curriculum
inviati a Roma (la sua città) tentati colloqui rimasti tali.alla fine
mi hanno contattato da un'azienda che si trova nella mia città, Cosenza.oggi
lavoro lì e.nonostante la crisi economica e il precariato che noi giovani
viviamo.ho un contratto a tempo indeterminato!!!
Lei, invece lavora a Roma ma. Nulla di indeterminato. Per farla breve, poiché
io ho un lavoro su cui fare più affidamento, il modo più ragionevole
per avvicinarci è che lei venga giù nel meridione e nonostante
la mia piena intenzione ad assumermi tutte le responsabilità del caso
lei non riesce a fare questo passo. Dice che mi ama ma che non riesce assolutamente
a lasciare tutto e venire da me. Penso che adesso è totalmente presa
dal lavoro che sta facendo conosce nuova gente e per ciò non si accontenterebbe
di venire in una città del meridione.
Infine dice di non sentire la sofferenza di prima, di non sentire come prima
la mia mancanza ma allo stesso tempo dice di amarmi.
Quando era senza lavoro e sconsolata si è appoggiata totalmente a me
ed io ho fatto di tutto per farla stare bene adesso, invece, lavora è
forte delle sue amicizie e mi sembra che mi stia annullando giorno dopo giorno!!!
Adesso tutto va avanti in una continua contraddizione ed io mi sento straziato
e non so che decisione prendere!!!
Grazie di cuore per avermi ascoltato e ancor di più se potete darmi un
consiglio.
Caro Gianfranco, la realtà, a volte come hai ben detto, è davvero
crudele. Col tempo, molte illusioni, devono fare i conti con le esigenze della
vita. Come sanno bene i seguaci di Freud, è proprio il nostro senso di
realtà (Io) che deve mediare fra tutte le nostre pulsioni, desideri,
bisogni morali e il mondo. Quando l'Io viene sommerso da tutto ciò viene
meno a questa sua funsione, così scatta la nevrosi. Da quanto si evince
dalla tua lettera credo tu abbia gia analizzato il problema razionalmente, ma
le spinte irrazionali che anelitano a riprodurre una situazione del passato
non ti mollano. Queste spinte non vanno rimosse, ma riconsiderate più
attentamente, in modo da trovare un compromesso o meglio essere convogliate
verso qualcosa di più realizzabile, magari nella tua stessa città.
Un caro saluto
( risponde il dott. Vincenzo Di Marco )
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia
e famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store