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Problemi di coppia (061999)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 398 volte

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Sabrina 34 anni, 11.02.2003

Gentilissimi Dottori, è la seconda volta che vi scrivo. Spero di riuscire ad avere un Vs. parere. Vi spiego qual'è il mio problema. Mi sento vuota, si vuota perchè dopo un fidanzamento di 6 anni e un matrimonio di 10 anni mio marito mi chiede del tempo per capire chiaramente cosa prova per me.
Volevo farvi la premessa che abbiamo un figlio di 5 anni, siamo (???), eravamo sempre stati la coppia più invidiata perchè stavamo veramente bene insieme. Uno era il completamento dell'altro. Intesa reciproca, amore, amore e ancora amore con la A maiuscola, sopratutto per lui.
Succede che dalla nascita di nostro figlio qualcosa si spezza. Io non riesco a dare il giusto spazio alla vita di coppia dice lui, io in parte confermo perchè ero troppo presa dal ruolo di mamma iperprotettiva. Lui di conseguenza si è buttato nel lavoro che in quel periodo era in continua ascesa.
Risultato che un'anno fa io sollevo il problema parlando con lui perchè non era più la stessa persona con me. Non mi baciava, non mi cercava, non ero più il suo punto di riferimento, praticamente non sono considerata.
Decide perciò di allontanarsi da me per capire se realmente gli manco. Lascio xciò che lui se ne vada per un mese di pausa. Prova catastrofica xchè lui non l'ha presa come doveva.
E' andato ospite dai genitori (perciò in un'ambiente ovattato) dove di sicuro non è mai stato veramente SOLO per capire se gli mancava la propria famiglia. Prendo io le redini della situazione dopo tre mesi di allontananza (doveva essere 1) e gli chiedo di decidere.
La decisione è stata quella di provarci. Ora a distanza di quasi un'anno lui dice che non è scattata la scintilla. Lui ci sperava ma l'innamoramento non c'è più e che prova tanta rabbia per il male che gli ho fatto.
Premetto che gli ho dichiarato il mio amore e le mie scuse per le attenzioni che involontariamente nn ho dato mettendomi perciò in discussione.
Lui ha bisogno di emozioni forti. Perciò richiede di stare da solo. Ho ribadito che una chance gli era già stata data e che per me se esce di casa è comunque x sempre. Di risposta mi dice che sa il rischio che corre. Ha paura che dopo breve periodo di lontananza si accorga di aver lasciato un patrimonio.
Ho sensazioni contrastanti, dall'odio alla compassione per lui che tanto ha bisogno di sentire quella voce nel cuore che nn cè più.
Io però ho bisogno di una persona che mi ami, che mi approvi e nn sentirmi costantemente in prova. Ho paura veramente di perderlo però così nn so quanto possa andare avanti.
Sto frequentando una psicologa da un mese però nn mi sento sollevata perchè mio marito Lei nn può ridarmelo. Rivoglio solo la MIA FAMIGLIA,il MIO UOMO, quello che ho tanto cercato, amato e ora sto per perdere. Vi prego datemi un'aiuto.

Cara Sabrina la nascita di un bambino rappresenta uno dei momenti di crisi della coppia. Il nuovo arrivato, anche se fortemente desiderato, porta scompiglio nell'equilibrio famigliare che per forza di cose deve essere rivisto.
Quando la coppia ha la consapevolezza di non essere più una diade ma una triade il nuovo assetto si raggiunge in modo naturale entro alcuni mesi dalla nascita del figlio.
Purtroppo alcune volte le cose vanno in modo diverso e i motivi possono essere di varia natura.
Per alcuni la difficoltà sta proprio nel trovare modalità di convivenza che tengano conto anche delle esigenze del nuovo arrivato senza per questo togliere spazio all'esigenze d'intimità della coppia.
Ci sono donne che non riescono ad integrare il ruolo di moglie-amante con quello di madre, uomini che entrano in competizione con i figli perché si sentono deufratati dell'attenzione che prima la moglie riservava solo a loro, questo comporta l'allontanamento della coppia.
Come avrai già capito quello che è successo a voi è successo e continua a succedere ad altre coppie che nel decidere di avere un figlio si lasciano spiazzare dagli eventi.
Nel vostro caso avete lasciato passare troppo tempo senza affrontare il problema e i tentativi fin qui utilizzati per cercare di ricomporre il vs matrimonio mi sembrano piuttosto inconsistenti.
Sono d'accordo con te nel ritenere che l'ambiente famigliare non era quello giusto per consentire a tuo marito una verifica dei suoi sentimenti ma non concordo neppure con la tua idea di chiusura, se è vero che non lo vuoi perdere devi essere pronta alle prove più dure.
Il suggerimento che sento di darvi è quello di rivolgervi a uno psicoterapeuta della coppia. Se non hai conoscenze nel settore o per avere indicazioni più precise prova a rivolgerti a un consultorio famigliare. Auguri.
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