Problemi di coppia (077075)
Lisa , 22 anni
Cari dottori,mi trovo in
una situazione davvero analoga.sono una ragazza di 22 anni e sono fidanzata
con un ragazzo da 2 annilanostra storia è incominciata male dal principio,io
sono rimasta incinta e lui non lo voleva,nel frattempo mia madre invece di starmi
vicina mi ha detto "tu l'hai fatta e tu la sistemi"grazie a dio è
stato un aborto spontaneo,ma dentro il mio cuore è rimasta una ferita
indelebile,perchè nel frattempo il mio zito andava a trovare la sua ex
(che ha lasciato per me)e ancora aveva le sue foto appese nella stanza.io da
allora ho avuto una folle gelosia verso di lei,ma lui continuava a sentirla
anche sapendo che a me non faceva piacere!il problema quello veramente grosso
è che lui non lo fa per male,perchè è la persona più
pura e innocente che io abbia mai conosciuto,ma questo suo modo di essere ha
solo contribuito a farmi stare peggio ,io da un anno e mezzo oltretutto soffro
di ansia.ora sto andando settimanalmente da una psicologa perchè mi mancano
le sicurezze di fare qulunque cosa,lui dice che non ho mai motivo di incazzarmi
che dovrei viveremeglio come fa lui,ma io ho un carattere molto impulsivo ed
emotivo e mi arrabbio perchè sento che lui non mi capisce e non mi capirà
mai,poi la scorsa settimana mi ha chiamata come la sua ex,io so che qualunque
persona al mio posto l'avrebbe lasciato,ma credetemi,lui non lo fa per ferirmi,é
distratto !Cosa devo pensare di lui?perchè riesce a passare su tutto?perchè
non mi capisce?e perchè mi ostino a cercare di cambiarlo e a lamentarmi
sempre per volere essere stupita da lui?io sono stanca ma allo stesso tempo
ho paura di perdere una persona così trasparente,anche se il suo essere
così infantile mi ha fatto innamorare di lui,io che sono stata abituata
a vivere in mezzo ai "lupi"il fatto e che anche io sono un pò
lupo,e lui non riesce proprio a capirmi,ditemi voi cosa devo fare!se è
stato ed è tuttoinutile...lui non si arrabbia mai,non ce l'ha mai con
nessuno,anche se qualcuno gli fa un torto lui perdona,non so se è un
angelo oppure uno stupido!!!vorrei che potesse leggermi dentro ed evitare tutto
quello che mi faccia soffrire,ma fino a quando non mi dispero lui prende tutto
come un'imposizione e mi odia perchè a me da tutto fastidio mentre a
lui...io non so cosa fare!Ho cercato di sorvolare il fatto e che adesso per
ogni cosa divento una iena e non sopporto più nulla,poi mentre avevo
l'ansia gli chiedevo cose banali come ad es,di non farmi vedere il film d'orrore
e lui ogni volta che andavamo al negozio noleggio mi mostrava quanto erano belli
il film d'orrore e non capiva che in quei gesti io soffrivo come un cane perchè
mi ricordava come io stavo male e nel frattempo mi sentivo in colpa perchè
luinonli poteva vedere,passato momenti davvero difficili e ora mi arrabbio per
tutto gli dico di tutto, divento cattiva e irrascibile,e poi anche sessualmente
lui non risponde...praticamente ha un'erezione blanda!vi prego rispondetemi
ho bisogno di una risposta obiettiva.grazie LISA
Cara Lisa dalla tua esposizione,
in verità non troppo chiara, ho accolto positivamente la decisione di
farti seguire da una collega. Con lei potrai lavorare sui disturbi d'ansia e
su le problematiche che li sottendono. Inoltre ti sarà possibile nella
stessa sede, sempre che tu lo voglia, cercare di individuare i motivi che ti
spingono a portare avanti una relazione che da quanto riferisci non ha oggettivamente
nessuna ragione d'esistere. Definisci il tuo ragazzo una persona priva di qualsiasi
veemenza nei confronti del prossimo, uno a cui tutto scorre, uno che non prende
posizione e consideri queste caratteristiche un dono; personalmente non mi sento
di condividere la tua opinione a riguardo. Far valere il proprio punto di vista,
in alcuni casi in modo anche deciso, è dialettica, significa avere delle
idee con cui confrontarsi e scontrarsi con gli altri dandosi in questo modo
un'opportunità di crescita. La descrizione del tuo ragazzo mi suscita
la visione di un'ameba. Questa non è bontà ma menefreghismo, lo
stesso che manifesta nei tuoi confronti nel chiamarti con il nome della ex o
nel sollecitarti con temi ansiogeni. Come già detto in apertura della
lettera una cosa saggia l'hai già fatta ed è stata quella di rivolgerti
ad un collega. In riferimento alla sintomatologia sessuale mi sento di poter
ipotizzare che se si è manifestata in quest'ultimo periodo va attribuita
alla conflittualità del vs rapporto. Nel caso decidessi di continuare
la relazione l'aiuto lo potete trovare in una terapia sessuale di coppia. Se
invece era presente fin dall'inizio è un problema personale che deve
essere affrontato con un sessuologo o con un andrologo. Si può optare
per uno dei due indipendentemente l'importante è capire se la sintomatologia
è prevalentemente di tipo organico, psicologico o mista e questo verrà
fatto in sede di consulto.
Auguri
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