Problemi di coppia (080747)
Mara, 25 anni
Questa è la terza volta che
vi scrivo, spero che mi rispondiate, perchè il mio "problema"
mi impedisce di vivere serenamente il mio rapporto di coppia. Innanzitutto mi
presento: mi chiamo Mara, ho 25 anni, mi sono laureata a giugno e sono in cerca
di occupazione. La mia situazione familiare non è delle più rosee,
dato che mio padre soffre di continue crisi depressive, accompagnate da ossessioni
e paranoie. L'atmosfera in casa è spesso molto tesa per questo e, per
quanto posso, passo molto tempo fuori casa. Per quanto riguarda la mia situazione
sentimentale, ho avuto una storia di sei anni e una di un anno e mezzo (sono
stata io a mettere fine ad entrambe) prima di approdare a quest'ultima: ora
sono insieme da nove mesi ad un ragazzo,
mio coetaneo, che è una persona meravigliosa, sempre allegro, ottimista
e pieno di interessi.
Qui iniziano i miei problemi: lui è spesso fuori città per seguire
eventi culturali o comunque cose che lo interessano, ha un sacco di amici e
una vita molto movimentata, dorme spesso fuori casa da amici. Il risutato è
che io passo gran parte della settimana senza di lui e la mia vita non è
certo invidiabile: mai niente di emozionante, sempre le stesse cose, le stesse
persone. Lui mi ama alla follia, lo so, mi racconta con entusiasmo quello che
fa e vede e io non riesco ad essere partecipe perchè non sopporto che
lui possa vivere tutte queste cose senza di me. Quando mi dice che deve andare
da qualche parte per me inizia un calvario fatto di pensieri ossessivi, ansia,
tachicardia, fatica a prendere sonno.
Vorrei che stesse sempre e solo con me,
anche se so benissimo che non è possibile e che non sarebbe nemmeno giusto.
Così mi capita spesso di trattarlo con freddezza, quasi per punirlo di
una
colpa di cui, però, non riesco ad accusarlo. Infatti, non parlo mai direttamente
con lui di tutto questo, ma lui non è stupido e sente come lo tratto.
Tutto questo non fa bene al nostro rapporto. A volte penso che se la mia vita
fosse diversa, più interessante, le cose migliorerebbero tra noi. Intanto,
per vivere meglio, cerco di mantenere un certo distacco sentimentale da lui,
mi dico che anch'io "devo fare la mia vita" come fa lui. Poi però
mi chiedo che coppia siamo, se questa coppia esiste, se c'è un "noi"
oppure ci sono solo un "io" e "lui". Aiutatemi vi prego!Non
so perchè sto così, però sto male, non vivo bene una storia
che potrebbe essere meravigliosa. Vi ringrazio anticipatamente.
Cara Mara, il fatto che lei abbia scelto una persona allegra, ottimista, piena
di energia e di interessi mi fa pensare che questa sua scelta abbia come scopo
quello di spingerla a migliorare la sua vita, nonostante (o forse proprio a
causa di ciò) la situazione difficile che c'è nella sua famiglia.
L'impressione che lei mi dà, leggendo ciò che scrive, è
di una persona che in questo momento è indecisa tra il fiorire e lo spegnersi.
Mi spiego meglio: è come se da un lato ci fosse dentro di lei una forza
che la spinge ad una vita piena, interessante, vivace; dall'altro lato c'è
invece una forza che la tiene ancorata a terra, ad una vita che lei stessa ritiene
poco interessante, a delle situazioni piuttosto difficili. Ma una vita interessante
non è una cosa che proviene da fuori, che ci viene in qualche modo elargita,
è una cosa che dobbiamo costruire noi stessi.
Se il suo compagno la ama, evidentemente ha trovato in lei qualcosa di molto
più che interessante..perchè non ci prova anche lei? Forse non
si vuole abbastanza bene. Provi a riflettere su questo, piuttosto che sugli
aspetti esteriori della sua vita (comunque molto importanti, questo è
certo). Si rivolga ad uno psicologo, se ritiene. Un percorso di consulenza-psicoterapia
potrebbe
senz'altro esserle utile a comprendere cos'è che la tiene a terra quando
in lei è così forte il desiderio di volare.
Le faccio molti auguri
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