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Problemi di coppia (110660)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 404 volte

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Agostino 41

Salve, non so se la mia storia sia comune a molte altre, certo è che per me è veramente difficile andare avanti e prendere una decisione. All'età di 14 anni conobbi una ragazza e dopo un fidanzamento durato otto anni decidemmo di sposarci contrariamente al parere dei miei genitori che hanno sempre ostacolato il rapporto. Dal matrimonio è nato un figlio, oggi quasi maggiorenne. Intendo precisare che non ho avuto una infanzia facile e sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede i percorsi che hanno caratterizzato la mia vita. In virtù di un'adolescenza molto tormentata ho trovato in lei ed anche nella sua famiglia quello che era sempre mancato alla mia vita. Convinto che tutto ciò bastasse, pur non avendo avuto esperienze sessuali complete, confidavo nel matrimonio per "completare" la mia vita. Nel tempo mi sono reso conto che mi ero rifugiato in mia moglie per scappare da una realtà familiare non ottimale ed improvvisamente tutto mi stava stretto, al punto tale da invaghirmi di una ragazza per la quale provavo forte attrazione fisica e della quale ne ero molto innamorato. Ho creduto e credo ancora, di aver materializzato la figura di mia moglie in mia madre, cosa molto agevolata dal fatto che essa è sempre stata molto protettiva nei miei confronti. Nonostante una separazione in casa di circa quattro anni, decidevo, facendo appello a tutta la mia forza di volontà, di allontanarmi da quella ragazza per dare un padre ed un marito alle persone che di fatto ritenevo non meritassero tale trattamento. Per diversi anni la situazione è andata avanti in modo quasi regolare anche se spesso, anche per via del lavoro che svolgo, mi sono concesso diverse "divagazioni". Pensavo di non ricadere più in situazioni strane e di colmare così le mie lacune con avventure occasionali, fino a quando non ho incontrato una ragazza che conoscevo già da ragazzino, la stessa che aveva sempre mostrato molto interesse per me, ma che avevo sempre ignorato. Separata con due figli, abbiamo intrecciato una relazione durata circa quattro anni. Tale relazione ha messo totalmente in crisi la mia vita, sono andato via di casa per andare a convivere con lei, sconvolgendo di conseguenza le vite di mio figlio e di mia moglie. Mio figlio non vuole sentir parlare di me, mentre mia moglie non ha abbandonato mai l'idea che io possa tornare, nonostante tutto mi ha perdonato. Comunico con lei tramite sms perchè non ho il coraggio di parlarle, le voglio molto bene, mi manca tanto, ma non sessualmente. Lei non mi ha mai abbandonato, neanche adesso, aspetta sempre che io torni. Sono consapevole di avergli fatto molto male senza che lo meriti, sono totalmente divorato dai sensi di colpa e dalla mancanza di mio figlio, ma non riesco ad andar via da dove sono adesso. Mi chiedo sempre; tornare indietro li farebbe felici o gli procurerei danni ulteriori? Imporre a me stesso di tornare indietro quali ripercussioni avrebbe su di me? Pur essendo per me un punto di riferimento molto importante, purtroppo mia moglie non è mia madre, e giustamente mi vorrebbe e mi reclama tutto per lei, ed io paradossalmente non riesco a farne a meno, mi sento appeso ad un filo e non so più cosa fare, mi chiudo nella mia solitudine e spesso ho delle crisi di pianto. Chiudo senza aggiungere ulteriori particolari, chiedendole cosa si sentirebbe di consigliarmi. La ringrazio.

Caro Agostino, hai un pò di confusione rispetto ai ruoli, sicuramente ti consiglio di consultare uno psicoterapeuta e di avviare una terapia che ti faccia rivisitare alcuni nodi cruciali della tua vita. Nell'immediato direi che non è proprio il caso che tu torni con tua moglie, creando ulteriore confusione nel vostro rapporto e nelle sue aspettative. Piuttosto recupera il rapporto con tuo figlio: lui probabilmente vuole un padre che si interessi, in qualche modo potrebbe avercela con te perchè sei andato a vivere con altri due ragazzi "escludendolo". I bambini e gli adolescenti non possono comprendere le vicende degli adulti nella loro interezza, per loro è importante la percezione che hanno della qualità del rapporto con le figure parentali, pertanto paure di essere abbandonati o di essere i colpevoli della separazione dei genitori sono molto comuni. Mi chiedo che cosa provi tu nei confronti della tua attuale compagna se già staresti meditando di andartene.... Segui una terapia psicologica e cerca qualche sicurezza in più al tuo interno: una cosa è certa, la tua ex moglie non è tua madre, questo è un elemento che devi imparare a vedere con estrema lucidità per non farla soffrire ulteriormente in futuro. Auguroni.

(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)

Pubblicato in data 10/02/08

 

 

 

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