Problemi di coppia (126778)
Maria 24
Salve, ho 24 anni e sto con un ragazzo di 26 anni da circa 8 anni. Il nostro rapporto è stato sempre caratterizzato da alti e bassi. Il motivo dei continui litigi e separazione è sempre lo stesso: lui mi accusa di essere poco solidale ed egoista. In particolare mi accusa di questo in quanto ritiene che io non abbia fatto mai nulla per stimolare i miei genitori a fornirgli sostegno nella sua carriera universitaria che ormai è giunta al termine. Lui considera questo, indifferenza e mancanza di solidarietà verso di lui. Per il resto siamo molto coesi ed uniti, ma questo è motivo di lite quotidiana perchè genera in lui rabbia. Io ho più volte cercato l'aiuto dei miei genitori, ma loro non hanno mai assecondato le mie richieste. Il mio ragazzo quindi mi accusa di non aver avuto carattere nel prendere posizioni contro di loro (minacciandoli di lasciare l'università e di non aver fatto sentire come mio il problema. Io sono disperata e non so come affrontare il problema che mi sta consumando. Per cortesia aiutatemi. Ci tengo a lui e non vorrei perderlo, vorrei solo un consiglio. Penso di aver sbagliato nel non sapere gestire la situazione ed essere stata l'ago della bilancia. Ora come devo comportarmi?
Cara Maria, dopo otto anni una relazione dovrebbe essere più distensiva e dovrebbe essere scattata quell'empatia che porta non dico a sottovalutare ii problemi, ma quanto meno induce a non trasformare le discrepanze in idiosincrasie. Quello che devi valutare è forse proprio questa mancanza di vera complicità e comunque la lucidità di capire che ognuno da quel che può dare e niente si può o si deve pretendere, proiettando sul proprio partner un'onnipotenza risolutiva dei propri disagi, che perciò non deve essere in alcun modo raccolta. Si sta insieme e si condivide, niente di più e niente di meno. La sensazione è che il tuo ragazzo con questo tormentone che ti propina senza remore scappi un pò dalle sue responsabilità, in una sorta di crisi di adultizzazione che alla sua età può tutto sommato starci, anche se moralmente è assolutamente inadeguata. L'augurio che le cose possano cambiare, ma occorre che lui maturi e dismetta questa distruttività adolescenziale, che rompe e non costruisce. La colpa può anche essere degli altri, ma la rabbia non vi porta a risolvere alcunchè, accentua anzi il malessere.
(risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)
Pubblicato in data 12/11/08
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