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Problemi di coppia (141910)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 367 volte

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Francesco 33

Vivo un estremo disagio esistenziale da almeno tre anni e precisamente da quando ho iniziato una relazione affettiva con una donna della mia stessa età e con la quale sono andato a convivere dopo alcuni mesi che eravamo fidanzati. Premetto che sono sempre stato un single, avendo sempre avuto delle brevi avventure che terminavano il più delle volte perchè ero io a volerlo, in quanto scappavo per paura di un legame, o perchè mi disinnamoravo dopo poco e altre volte, ancora perchè, di punto in bianco non provavo più niente e sentivo l'esigenza di nuovi stimoli. Altre brevissime storie sono terminate per volontà del partner a cui, tra l'altro, non ho mai chiesto spiegazioni, ma ne sono sempre uscito con le ossa rotte nella maggior parte dei casi. Ugualmente mi è accaduto di perdere interesse per la mia attuale fidanzata dopo pochissimo che si era insieme pur avendo una vita sessuale intensissima e caratterizzata da tantissima passione senza però che questa volta decidessi di andar via da lei. Questo mi ha portato ad un livello di depressione senza precedenti che sta logorando me,  e soprattutto lei che sono sicuro mi ama, ma non riesce più a reggere la mia presenza  in casa senza che io faccia nulla per donarle un pò di amore. Liti, urla e aggrssività sono giunte alle stelle ma senza mai arrivare ad una soluzione vera e propria. Nel frattempo aspettiamo un bambino e questo ha complicato un pò le cose perchè per lei dovrebbe essere il periodo più tranquillo e sereno e invece non si perde occasione per litigare sempre a causa del mio essere assente. Ora lei continua a ripetermi che non mi vuole più, ma io non ho alcuna intenzione di allontanarmi proprio adesso. Non so neppure se il bambino lo desidero, non so che fare, penso sempre di aver commesso un altro errore di valutazione dato che proprio non ci prendiamo su molti argomenti. Sento che tutto sta andando alla deriva e quel che più mi preoccupa è il fatto che sta per venire al mondo una creatura che non ha colpa di niente ma che inevitabilmente subirà una situazione di aridità tra i suoi genitori. Grazie per l'ascolto.

Caro Francesco, non sei pronto è evidente; non sei pronto ad un legame importante e significativo con la tua compagna e probabilmente non lo sei nemmeno verso questo bambino che deve nascere (la genitorialità e la paternità in particolare sono qualcosa di veramente complicato tra l'altro). Se non c'era il bambino, c'era forse poco da aggiungere, perchè la soluzione migliore era ovviamente un allontanamento, quanto meno per comprendere fino in fondo la validità dei sentimenti reciproci e del rapporto. Così stanti le cose bisogna affrontare con il massimo realismo e con la massima sincerità la situazione e dare un tempo anche a questa confusione e indecisione.Un  tentativo adeguato sarebbe aspettare i primi mesi di vita del bambino e vedere nel frattempo come va e se dovesse scattare quella capacità di stare insieme che ancora non c'è. Deve però essere un tentativo serio e pieno di buona volontà e disponibilità sentimentale, non una stazione precaria in cui vivere in attesa della nascita. Se te la senti, provaci con coraggio, altrimenti dai alla tua compagna un aiuto esterno per il figlio e lasciala vivere, forse con un grande dolore, ma senza la tua ipocrisia che le farebbe più male.

(Risponde la Dott.ssa Bosa Lucia Daniela)

Pubblicato in data 11/02/2010
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