Pubblicità

Problemi di coppia (145587)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 392 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Svolta12 34

Buongiorno. Prima di esporVi i miei quesiti, espongo brevemente la situazione. Rapporto di coppia a distanza durato due anni: lui il classico peter pan, io con una convivenza alle spalle. Caratteri forti, forte empatia, passionalità, attrazione fisica e mentale totale. Io innamorata persa, lui troppo preoccupato a perdere la propria libertà: forse troppo innamorato di se stesso, troppe paure legate ai suoi problemi. Dopo innumerevoli litigate lo lascio per smuovere la situazione. Sono passati quattro anni da allora. Tranne i primi tempi, abbiamo continuato a sentirci (un po' per lavoro, un po' perchè io cercavo i suoi consigli, aiuti). Io inizio una storia di convinvenza, lui continua a intrattenere rapporti superficiali con molte donne. Fino a un anno e mezzo fà. Lui torna. Ma non con parole d'amore, cerca solo sesso. Dopo un anno cedo e gli dò una sola possibilità: per capire l'effetto che mi avrebbe fatto. C'era solo sesso. Io fredda. Lui pure. Ma nonostante questo è nella mia mente e nel mio cuore, avrei voglia di condividere tante altre cose con lui. Continua a cercarmi con le stesse intenzioni, volendo farmi cedere alle sue avances, ma dicendo chiaramente di aver passato, quando stavamo insieme, uno degli anni più brutti della sua vita: stava male con se stesso, non mi ha mai vista come la donna della sua vita, sono semplicemente una delle donne con cui si trova meglio sessualmente. Io ho sempre rifiutato, ma tutte le volte che è tornato, ho messo in discussione tutto: il mio attuale rapporto, la mia forte attrazione per lui, la convinzione che lui fosse l'uomo giusto per me. Apparentemente tutto è molto chiaro: ma allora perchè ho la convinzione che il sesso sia un pretesto per tornare insieme? Mi dice di lasciare l'attuale compagno, ma non mi propone una storia, solo relazione disimpegnata. Io in passato ho sempre preteso da lui serietà, verità, spontaneità: ho la sensazione che voglia di nuovo frequentarmi senza avere le mie pressioni, e capire se in lui scatta qualcosa come in passato. Se cedo, starei male: non mi accontenterei mai di una storia di solo sesso con lui, il prescelto. Se non cedo, mi viene il dubbio di perdere un'occasione di condivisione e magari una bella storia. Ma continua a dirmi di non essere in grado e di non volere una storia, di non crearmi aspettative. Che cosa fare? Perchè non riesco a dimenticarlo? Perchè, pur avendo vissuto una storia d'amore con un altro uomo, lui è sempre nella mia mente? E' un'involuzione, un'ossesione di cui vorrei liberarmi, senza però avere rimpianti futuri. Che cosa posso fare per il mio bene? Grazie per un'eventuale risposta. Cordiali Saluti.

Salve, immagino che si senta in una situazione in cui scegliere è doloroso poiché le cose che la legano a questa relazione sono tante e sicuramente anche belle. Avrà paura di commettere un errore, magari di dover rimpiangere una scelta per tutta la vita. Ma la invito a rileggere le ultime righe della sua richiesta. Giudica questa cosa un'ossessione di cui vorrebbe liberarsi senza rimpianti, chiede cosa può fare per il suo bene. Chiarisce perfettamente la sua situazione. Non sa cosa sia bene per lei, non sa scegliere, si sente bloccata nel prendere una decisione poichè ogni scelta comporterebbe una perdita. Dall'altra parte sente che si tratta di un legame "malato", che le procura dolore e vorrebbe liberarsene, ma ritorna la paura di decidere perchè il rischio è il rimpianto. Mi chiedo se lei si senta sempre in grado di scegliere oppure se molte volte le capita di scegliere perchè esasperata o nella speranza di cambiare qualcosa (del tipo: lascio ma solo per vedere cosa succede, non perchè voglio lasciare). La mia impressione è che abbia bisogno di recuperare il coraggio delle proprie scelte e rendersi conto più chiaramente di quali sono le cose che la fanno star bene e quelle che la fanno star male. Capire se è in grado di prendere scelte importanti da solo e per se stessa oppure se in fondo c'è sempre una qualche delega ad altri, alle circostanze, al mondo che la circonda. Come si può sapere cosa è meglio per lei? Il benessere, lo sviluppo delle proprie potenzialità, deriva dalla capacità di scegliere per se stessi non da quella di delegare agli altri. Per cui il mio invito è di farsi aiutare di persona da qualche professionista che le permetta di recuperare pienamente queste capacità.


(Risponde il Dott. Massimo Giusti)

Pubblicato in data 21/10/2010
Vuoi conoscere il nome di uno psicologo e/o psicoterapeuta che lavora nella tua città o nella tua regione? Cercalo subito su Psicologi Italiani

Pubblicità
Vuoi conoscere i libri che parlano di Coppia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Perché andare in psicoterapia?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Raptus

Il raptus (dal latino raptus, "rapimento") è un impulso improvviso e di forte intensità, che porta un soggetto ad episodi di parossismo, in genere violenti, i q...

Confabulazioni

La confabulazione è un sintomo frequente in alcune malattie psichiatriche, dovuto alla falsificazione dei ricordi. Questa sintomatologia clinica è mostrata da ...

Dipendenza

La dipendenza è una condizione di bisogno incoercibile di uno specifico comportamento o di una determinata sostanza (stupefacenti, farmaci, alcol, shopping, Int...

News Letters

0
condivisioni