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Problemi di coppia (147855 )

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 521 volte

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Erika , 30

 

Gentile Dottore,
scrivo nella speranza che mi guidiate nella risoluzione di un problema che a volte mi sembra insormontabile. Convivo da 2 anni con un ragazzo mio coetaneo, da cui un anno fa è nata una splendida bambina, che amiamo entrambi alla follia.
Purtroppo il mio compagno è in cassa integrazione da 9 mesi e fatica a trovare un lavoro.
Dentro me sono convinta che potrebbe fare di più per trovarsi un altro impiego e inoltre mi sembra sempre più svogliato! Io mi sento frustrata perchè vivo male il fatto che a breve dovrò lasciare la bambina al nido.
In una situazione di maggior sicurezza economica, avrei optato per il part-time, ma il mio compagno è contrario anche laddove trovasse un lavoro fisso.
Non posso dirgli le cose come vorrei perchè è molto aggressivo verbalmente e mi "sottomette", nel senso che la sua opinione tende a prevalere sulla mia, però giorno dopo giorno vivere con questi pesi dentro mi sta allontanando sempre di più da lui, anche sessualmente e questo crea altri problemi.
Lui soffre per la scarsa vita sessuale ed io mi carico di altri sensi di colpa.
Non so come fare, comincio a pensare di non amarlo più e sono sempre più infelice, perchè lui dimostra di amarmi molto e mi sento sempre più in colpa!
Spero che saprete consigliarmi la strada giusta per uscire da questo tunnel.
Erika

Cara Erika,
gli eventi della vita quotidiana, più o meno comuni, più o meno straordinari, mettono sempre alla prova le persone e anche le coppie.
Ciascun cambiamento altera l'equilibrio precedentemente trovato e chiede una nuova elaborazione, la ricerca di altre strategie per far fronte ai problemi, sia a livello individuale sia a livello di coppia.
Già la nascita di un figlio amato e desiderato, crea uno scompiglio, si rompe un'armonia fondata su una coppia, che da due diventa tre, nel suo caso si è aggiunto il problema lavorativo del suo compagno e non è poco.
Ma più che un problema concreto e immagino ci possa essere anche quello, si tratta proprio di un problema di energie messe in gioco, di strategie, di modalità di affrontare le difficoltà e mi sembra che già in questo non si trova conforme con lui, lei esprime il suo disappunto e la sua diversità.
Poi ci parla anche di una sopraffazione verbale e decisionale del suo compagno.
Sicuramente non è una situazione semplice, non a caso lei ci parla di tunnel.
Capisco la sua ansia Erika, non di meno se lei ha fiducia nel fatto che esiste un'uscita dal tunnel, questa si concretizzerà. Se lei invece non ci crede, allora di sicuro qualunque tentativo sarà vano.
Se lei crede di poter costruire un presente ed un futuro più soddisfacente, allora deve lavorare in questa direzione. La cosa principale è parlare col proprio compagno ed esplicitare ciò che sta dicendo a noi, nei modi, nei tempi più consoni alla costruzione, in modo che lui non li viva come critiche ma come suoi vissuti.
Per accrescere questo vissuto deve parlare in termini Io, cioè non deve dire "te hai fatto, te hai detto, te mi hai fatto sentire", bensì "io mi sento, io penso, io voglio".
E non deve arrendersi finchè non vi siete capiti, finchè anche il suo volere non viene rispettato. Lei ci dice che lui la ama tanto, bhe se è così deve dimostrarlo con l'ascolto, col rispetto, con l'accontentarla, ecc. Insomma, le decisioni le si prende in due e non deve esserci uno che si sottomette sempre all'altro.
Già il concetto di sottomissione è assai brutto, distruttivo e svalutante.
C'è quindi da chiedersi perché lei si deve sottomettere, Erika.
Di cosa ha paura?
Se lui la ama, non lo perderà per il solo fatto che smette di sottomettersi!
In coppia ci si sta in due ed è giusto che ognuno abbia spazio, rispetto e ascolto.
E' naturale che lui si senta a sua volta frustrato, ma lei deve fargli comprendere che il suo ritiro emotivo e sessuale è conseguenza di una serie di cose e non una semplice ripicca. Ognuno ha un suo ruolo nella relazione, nel bene e nel male. Ognuno di voi, può lavorare per migliorare la situazione e trovare una nuova strada oltre il tunnel!
Non si scoraggi, ci vuole tempo, pazienza e vari tentativi, ma se ci crede le cose cambieranno.
In bocca al lupo!

 

(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)

Pubblicato in data 29/10/2012

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