Problemi di coppia (163278)
Alessia, 28
Gentile Dottoressa,
sono una ragazza di 28 anni che proviene da una famiglia molto unita. I miei genitori hanno da poco festeggiato i 32 anni di matrimonio e abitiamo tutti assieme: mamma, papà, io e mio fratello di 3 anni più piccolo. Mi ritengo una ragazza tranquilla anche se determinata, lavoro e presto spero di creare una mia famiglia. Sono una ragazza piuttosto riservata e faccio fatica a dare confidenza.
Ho deciso di rivolgermi a Voi in quanto non riesco a capacitarmi di come di posso essere una "calamita naturale" per i ragazzi con dei problemi... mi spiego meglio: negli ultimi anni ho conosciuto dei ragazzi i quali sembravano praticamente perfetti. Gentili, educati, rispettosi di tutto e tutti, dolci e qualsiasi altro pregio che chiunque vorrebbe ritrovare in un ragazzo. Conoscendoli meglio, invece, si sono rivelate delle persone con dei disagi non indifferenti. Un ragazzo aveva dei seri problemi con l'alcool a tal punto da non essere capace di tenersi un lavoro, un altro ragazzo aveva problemi con alcool e gestione della rabbia, sembrava quasi non aspettasse altro di fare a botte. E' riuscito a picchiare un ragazzo solamente perchè per gentilezza mi ha tenuto aperta la porta di un ufficio in modo tale che potessi entrare. Un altro ragazzo aveva avuto problemi con la giustizia, ha scontato qualche anno in carcere ed era il libertà vigilata... Potrei continuare ma mi fermo!
Volevo capire se sono semplicemente sfortunata oppure se sbaglio qualcosa nel comportamento.
Vi ringrazio anticipatamente e buon lavoro!
Cara Alessia,
sei contenitiva, affettuosa e ragionevole e probabilmente sai ascoltare, perchè pensare che non sia leggibile ai più? In fondo la metacomunicazione è proprio questo: trasmettere informazioni senza linguaggio verbale.Alla fine, se ci pensi, ha un significato relazionale anche come ci vestiamo. Ci sta che puoi diventare il miele per gli orsi che non trovano in sè una tranquillità e la cercano nell'incontro.
Devi imparare a gestire la situazione e magari non coinvolgerti emotivamente e sopratttutto sentimentalmente prima di avere esplorato le risorse dell'altro. Non è facile e prevede la caduta di qualche fantasia, ma si può fare... Chissà forse potevi fare la psicologa! Sapessi quante volte, anche semplicemente facendo la fila ad un supermercato, a me capita che mi si ritrovo qualcuno che cerca istintivamente un conforto al suo star male, avvicinandomi! Se la sai gestire e la sai ben convogliare è un'energia in più, non un problema che ti complica la vita.
(Risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)
Pubblicato in data 17/12/2013