Problemi di coppia (2587)
Elena, 35 anni
Salve mi chiamo Elena e da
circa 1 anno convivo. Siamo arrivati a questa scelta perchè abitando
a 20 km di distanza spesso stavamo 3 giorni a casa sua e 4 a casa mia. Alla
fine mi sono stufata e andavo a trovarlo di meno così mi ha chiesto se
volevamo convivere. Io gli ho spiegato che per me era una passo importante e
che non avevo mai convissuto con nessuno. Non mi trovo bene però da quando
conviviamo perchè a mio parere lui è poco partecipe alle faccende
di casa. Vuole sempre invitare amici a casa durante i week end e a me a volte
non va di vedere gente e lui dice che non sono normale. Io gli ho spiegato che
per me la mia casa è molto importante e che non accetto chiunque in casa
e ci sono dei momenti che ho bisogno di stare da tranquilla a non fare niente
per rigenerarmi. Invece lui vuole sempre fare qualcosa. A me viene l'ansia ad
avere tutti questi impegni con le persone e lui non lo vuole accettare. E' arrivato
al punto di dirmi che se non voglio vedere gente di andarmene in camera da letto
e lui sta con le persone che invita. Io lo trovo ignobile, mi sembra che non
abbia il minimo rispetto per me. Ciò che provavo si stà sgretolando
giorno dopo giorno.
Premetto che sono una persona timida e abbastanza diffidente. Nella mia casa
faccio entrare solo le persone che conosco bene e che mi fa piacere vedere e
così che vedo la mia casa e non riesco a vederla diversamente. Ma lui
insiste e io mi arrabbio sempre più sino ad andare su tutte le furie.
Io non riesco a farglielo capire, mi fa molto soffire questa situazione mi sento
incompresa e maltrattata, e non lo vedo più come un compagno ma come
un nemico tanto che non desidero più stare vicino a lui e parlargli.
Io mi sento nel giusto e lui anche e sembra che non ci sia una soluzione su
questo argomento. A me pare normale che se due persone vivono insieme sia d'accordo
entrambi su chi invitare a casa e lui invece vuole essere quello che decide
relegandomi lo spazio della camera. Questo io posso e non voglio accettarlo,
la casa è dei miei genitori e non è sua. Mi rendo conto che sono
molto prottetiva nei confronti dei miei spazi, ma ho le mie buone ragioni. Ho
avuto dei problemi da piccolina e per me la mia intimità è sacra,
come posso spiegarglielo? Mi rendo conto che effettivamente sono una persona
un po speciale. Vi ringrazio per l 'attenzione.
Gentile Elena, quello di cui lei parla vuol dire vivere insieme e condividere lo stesso spazio, e puo' essere molto utile per conoscere meglio la persona che ci sta accanto proprio perche' si vivono nuove situazioni in cui come in questo caso ci si guarda sotto una luce diversa e si mettono in evidenza anche i lati piu' oscuri di una persona. Venendo al suo problema, e' giusto difendere il proprio spazio ma vista la situazione e' anche giusto trovare un compromesso che vada bene ad entrambi, parlando e ragionandoci su' senza prendere posizioni nette ci si puo' arrivare, a meno che lo scontro che state vivendo non sia il riflesso di altri problemi che non riuscite a far emergere, provate a rifletterci, entrambi. In bocca al lupo.
( risponde la dott.ssa Benedetta Mattei )
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