problemi di coppia (48718)
Irene,47anni (20.2.2002)
Sono
sposata da 23 anni, ho una figlia di 23 con la quale ho sempre avuto
un rapporto molto conflittuale, ero la sola a imporre regole, mio
marito era sempre via per lavoro e anche quando c'era non avevea
voglia di discussioni e quindi cedeva sempre, e non difendeva mai le
mie decisioni.Per lavoro nel '98 ha acettato unincarico di 3 anni
all'estero, durante questo periodo, le cose con mia figlia sono
peggiorate, non mi rispettava +, era anche villana e offensiva. Nel
frattempo, avevo avuto sentore che mio marito aveva una relazione con
un'altra donna nel paese dove lavorava, inoltre mi accorgevo che i
nostri rapporti quando rientrava ogni 2 mesi circa, erano sempre
più rari e senza partecipazione. Ho incontrato un uomo
nell'ambito del mio lavoro con il quale ho iniziato una relazione ci
siamo innamorati, ho chiesto la separazione a mio marito e lui a sua
moglie per poter stare insieme.
Mio marito davanti alla mia richiesta mi disse che non mi avrebbe mai
lasciata anche se si era innamorato di un'altra, ma dietro mia
insistenza ha acconsentito alla separazione e non ha fatto nulla per
farmi cambiare idea, anzi alla fine mi ha confessato che gli avevo
offerto un'occasione su un piatto d'argento.L'altra persona si
è separato, ma ha avuto problemi con sua madre, dalla quale
dipende psicologicamente nonostante abbia 54 anni, e con i suoi 2
figli (19 e 15) che non hanno voluto assolutamente sapere nulla di
me, anzi gli si sono voltati contro, pur sapendo che il rapporto tra
madre e padre non era felice.
Siamo anadati ad abitare insieme, ho traslocato tutti i miei effetti
personali, lui ha comprato una casa, l'abbiamo sistemata,risultato
dopo 15 gg. di convivenza lui non ha più potuto sopportare
questo ostruzionismo da parte di madre e figli, e mi ha chiesto di
andarmene, per cercare di vedere se il mio allontamento poteva
risolvere il problema.Mia figlia non mi ha fatto più rientrare
nella casa coniugale (nella separazione lei restava col padre, studia
ancora non è economicamente indipendente) quando io avevo il
diritto di starci , secondo l'accordo di separazione,fino al rientro
definitivo di mio marito dall'estero cosa che non è ancora
avvenuta. E per essere certa che non lo facessi, ha cambiato la
serratura della porta blindata.Mi sono trovata in mezzo ad una
strada. Ho trascorso 3 mesi a casa di mio fratello, intanto ho
affittato un monolocale e l'ho arredato (il mio ex compagno mi ha
aiutato finanziariamente in questo), ma prima di Natale in un momento
di estrema disperazione ho compiuto un atto contro me stessa, con
farmaci, perchè non volevo più vivere, affrontare tutti
i problemi e dare problemi a tutti, compreso mio fratello che
è stato l'unico a starmi vicino .
Ho tentato una riconciliazione con mio marito, ma non c'è
stato nulla da fare, lui dice che la sua decisione l'ha presa, e
l'altro ha continuato a portare avanti questa situazione sospesa,
vivendo da solo nella casa che doveva essre nostra. Nel frattempo io
sono andata a vivere da sola in quel monolocale, e sono terribilmente
sola spesso piango, non ho assolutamente appetito, sono dimagrita in
maniera spaventosa. Adeso il mio ex compagno mi dic che i suoi figli
continuano a chiedergli quando rientrerà a casa, nella
normalità, e lui ribadisce che ha dei doveri, che non
può abbandonarli e che se sta con me loro non lo vorrebbero
più vedere.Sono logorata da questa situazione, anche
fisicamente penso di essre arrivata allo stremo delle mie forze.Ho
conosciuto nel frattempo un uomo che mi sta molto vicino, che apisce
quello ceh sto passando, che cerca di starmi vicino, ma capisco che
lui prova per me un sentimento, mentre per me lui ora è solo
un amico, un caro amico perchè graie a lui, alle sue
telefonate, (non è della mia città) grazie alle sue
gentilezze, mi ha anche invitato da lui per un fine settimana,
è un uomo di posizione, molto abbiente, separato da 7 anni,
molto conosciuto nella sua città. L'ho pregato di considerare
questo nostro rapporto solo un'amicizia e niente di più, ma
cpisco che lui spera in qualcosa di più. Mi rendo conto che ho
bisogno di uscire, di pensare ad altro, e questa persona mi sta
aiutando, sto un po meglio da quando lo conosco, mi sento meno
depressa, ma ho paura , in questo momento lui è stata la prima
persona che mi ha dato un po di presenza, di compagnia , di affetto e
temo di trovarmi ad accettare una situazione solo per non sentirmi
sola, solo perchè questa persona mi offre affetto, amore,
comprensione, tutte cose che desidero e mi mancano molto.
Io non me la sento adesso di intraprendere un'altra relazione, amo
ancora il mio ex compagno, anche se sono quasi certa che
tornerà da sua moglie per far contenti madre e e figli, e
inoltre so che se mio marito dovesse cambiare idea e tornare da
me(ora è con una russa di 29 anni, lui ne ha 52 e si rende
conto perfettamente conto che è una situazione che gli
creerà problemi soprattutto con ns. figlia), io tornerei
subito con lui, perchè provo ancora affetto, nonostante
tutto.Ho bisogno di compagnia, di affetto per poter pensare ad altro
per ricominciare, ma non vorrei illudere questa terza persona su
qualcosa che non so se mai ci sarà, e non so come
comportarmi.Per ora ci frequentiamo come amici, anceh se si vede
lontano un miglio che lui sta provando per me un sentimento ben
diverso.Ho una grande confusione in testa, e non ho il coraggio di
stare completamente sola, sempre a pensare a tutti i mie guai, i mie
fallimenti, ma nello stesso tempo non sono pronta per intraprendere
un nuovo legame affettivo, perchè mi sento ancora troppo
coinvolta emotivamente da tutto quello che mi è successo.Per
giunta mia figlia mi evita, non risponde alle mie telefonate, ai miei
messaggi, gli ho chiesto di vederla e rifiuta e questo mi fa stare
male, so che devo darle tempo, ma è un'ulteriore spina nel
fianco.Vorrei cercare di trovare una serenità mia interiore
prima di intraprendere un'altra relazione sentimentale, sempre che ci
riesca, perchè ho paura di non potermi + fidare di nesun
uomo.Mi sento distrutta, finita, anche se sono una donna molto
attraente e non dimostro i miei anni, ma dentro sono una fallita e
non ho più nulla. Qual'è la via giusta per cercare di
ritrovarmi, di ritrovare quella che ero un tempo, sicura e
determinata, e anche serena.
Vi ringrazio anticipatamente.
Ciao
Irene, ho dovuto leggere due volte la tua lettera per afferrare in
pieno le vicissitudine di questo ultimo periodo della tua vita e il
tuo lungo racconto mi ha dato un po' l'idea della profonda confusione
che ti disorienta. Credo, indipendentemente dagli eventi specifici
che hai descritto, che per ritrovare un po' di serenità
dovresti cercare di guardarti dentro e chiarire a te stessa cosa vuoi
per te e soprattutto chi vuoi. Dalle tue parole, infatti, sembra che
anche il tuo modo di agire, oltre a quello di altre persone che ti
sono accanto, sia contraddittorio e ambivalente. Per esempio dici di
amare ancora il tuo compagno ma, visto il modo in cui si sono messe
le cose con lui, ipotizzi di tornare con tuo marito, nonostante abbia
un'altra relazione, immaginando i problemi che gli causerà
vostra figlia e, comunque, non escludi di poter iniziare una nuova
relazione anche se dici di non sentirti del tutto pronta. Mi sembra
che a te per prima non sia chiaro quali siano le tue emozioni e i
tuoi sentimenti.
Le tue considerazioni sulla terza persona che stai frequentando mi
fanno comprendere che sei abbastanza lucida sulle tue
difficoltà emotive legate alla dipendenza e al bisogno di
affetto e contatto quindi ritengo che per riprendere un po' le redini
della tua vita dovresti partire proprio da questo. Il momento che
vivi è estremamente complesso e difficile quindi credo che
potresti considerare la possibilità di farti aiutare
attraverso un sostegno psicologico che ti consenta di guardare in te
stessa e di conoscere meglio le tue paure. E' abbastanza naturale che
tu sia depressa per ciò che ti è capitato, ma se sei
arrivata al punto di farti del male per disperazione e di desiderare
di non vivere più, allora credo proprio che sia necessario
qualcosa di più di un semplice consiglio.
Ti auguro di ritrovare le tue energie e la tua
determinazione.