Problemi di coppia e crisi (146178)
Claudio 42
Buongiorno, sono un uomo di 42 anni, laureato in giurisprudenza e padre di due ragazzi di 18 e 9 anni, sposato da 19 anni con mia moglie più giovane di me di tre anni, che conosco da quando ne avevo 16; sono sinceramente in difficoltà nel rappresentare una situazione di instabilità matrimoniale che dura ormai da molto tempo, anzi a dire il vero non siamo mai andati d'accordo e credo che di questo ne abbiano sofferto anche i nostri figli, ma credo che la crisi che stiamo attraversando stia peggiorando giorno per giorno, ad ogni modo provo con un po' di vergogna a sintetizzare la nostra storia: ci siamo conosciuti come detto da piccoli, anche se lei aveva già avuto esperienze con altri uomini molto più grandi di lei e ci siamo trovati nel giro di pochi anni sposati e con un figlio da crescere, nel giro di poco tempo ho rotto, di certo non per mia volontà, i rapporti con i mie genitori, abbandonato tutte le amicizie e ho dovuto accettare tutti i comportamenti più o meno variegati di mia moglie, trovandomi di fronte ad una serie di situazioni che probabilmente per la mia giovane età non riuscivo a gestire ma che per il bene di mio figlio ho provato a superare. Lei è una donna molto forte, probabilmente anche perché ha perso il papà quando aveva 10 anni ed è vissuta in una famiglia dove esiste solo odio, litigi e maleducazione, e tutte le occasioni sono buone per dimostrare questa forza caratteriale di fronte al mondo intero fregandosene del rispetto che dovrebbe portarmi, a tal punto che prima della nascita della nostra seconda figlia si è innamorata di un mio amico e mi ha fatto passare un lungo, bruttissimo periodo anche perché, ignorando il tutto, continuavo a frequentarlo con la serenità e correttezza che da sempre mi contraddistingue..che figura! Da quel momento è nata la nostra splendida stellina e sembrava che le cose andassero meglio fino al momento in cui il destino crudele ci ha portato a lavorare insieme, ho cercato di proteggerla in tutti i modi nelle sue difficoltà quotidiane fino al momento in cui mi sono purtroppo reso conto che non era assolutamente contenta della considerazione che i direttori generali mi riservavano e creandomi enormi difficoltà e scaricandomi tutta la responsabilità dei nostri figli, con grandissima abilità, a fatto si che mi allontanassi temporaneamente dal lavoro prendendo in mano la situazione a suo favore e legittimandosi al mio posto..incredibile, credo che sia veramente troppo..ma la cosa che mi ripete tutti i giorni è che MI AMA...aiuto... Grazie sinceramente per l'aiuto.
Gentilissimo, credo che il suo mandato non sia affatto semplice e, mi riferisco all'aver scelto da ormai molti anni di convivere con una moglie molto audace ed impegnativa, sia sul profilo morale che pratico. sicuramente non è che sua moglie si comporti volutamente male nei suoi confronti, ma da quello che racconta è l'epilogo di una crescita personale rapida e senza guida. Lei, mi sembra più che un marito sia una sorta di padre adottivo e in tutta verità, capisco che lei sia arrivato ad un punto di forte saturazione, ma credo che dovrebbe prima pensare a centralizzare pian pian se stesso, mettendo sua moglie più in secondo piano prima di decidere per un'eventuale separazione, altrimenti per lei che ha sempre riempito la propria vita con le vicissitudini di sua moglie, cosa resterebbe? Certo l'amore dei figli, ma anche quello è molto intriso nel rapporto con lei.
(Risponde la Dott.ssa Tamara Marchetti)
Pubblicato
in data 10/01/2011
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