Problemi familiari (010046)
Amelia, 27 anni
Sono nata un anno esatto
dopo la morte del mio fratellino che aveva 40 giorni.Mia madre,mio padre e la
mia sorellina di 9 anni mi proteggevano e dedicavano tutte le loro attenzioni
a me. Poi all'età di 10 anni mia madre, di 43, decide di volere a tutti
i costi un figlio maschio e ci riesce.
Io passo così in secondo piano anzi sento che non ho più il mio
mondo ovattato tutte le attenzioni si spostano su di lui. Iniziano forti litigi
e incomprensioni soprattutto con mia madre e poi all'età di 16 anni subisco
un tentativo di violenza sessuale da parte di un conoscente di famiglia proprio
in casa sua nella camera da letto matrimoniale tenuta chiusa con il lettino
della figlia di un anno. Mentre io subisco, i miei sono in salotto a parlare
con la moglie e ridono e giocano con mio fratello e la figlia di questa coppia.
Lui doveva solo farmi un massaggio alla schiena dati i miei disturbi (mia madre
mi portò da lui dietro suggerimento della moglie per risolvere questo
problema) ma invece massaggiò tutt'altre parti del mio corpo tappandomi
la bocca per non farmi dire nulla. Sono uscita da quella stanza morta e mia
madre non si è mai accorta di nulla!!
Mi sono chiusa in lunghi silenzi e ho creato una schermata forte e aggressiva.
L'aggressività mi è appartenuta e mi appartiene ogni giorno soprattutto
con chi è al mio fianco. Mi sono sposata a 24anni e solo qualche mese
prima delle nozze sono riuscita a raccontare il tutto a mia madre che mi rispose
chiedendomi se era il caso di presentarmi all'altare con l'abito bianco!!
Vivo con enormi sensi di colpa e paura degli altri, di non essere accettata.
Mio marito è stato messo al corrente del mio dolore già da fidanzati
ma il suo grande amore non ha mai fatto cancellare il mio senso di vuoto, anzi
spesso ho sfogato tutta la mia aggressività su di lui facendolo soffrire
e facendolo sentire impotente. Il mio forte senso di bisogno, di essere corteggiata
da lui, il non ricevere subito reazioni da lui mi innescavano un mec canismo
di sentirmi rifiutata.
Spesso ho pensato al suicidio anche davanti ai suoi occhi. Da qualche mese sento
un sentimento importante e forte e che mi fa star bene per un altro uomo e questo
mi ha fatto svegliare i ricordi, i sensi di colpa, le paure. Quest'uomo è
sposato e si sta separando e sa tutti i miei problemi e mi incoraggia nel doverli
affrontare e superare.Da qualche settimana non dormo più con mio marito,
che sa del tradimento, e ho inziato un percorso psicoterapeutico. Mi aiuterebbe
anche il vostro parere. Grazie di cuore.
Carissima Amelia,
il rifiuto e la paura del rifiuto, il bisogno di sentirti apprezzata ed amata,
il tuo essere nata in qualche modo per "rimpiazzare" una perdita e
infine il tuo sentirti messa da parte con la nascita dell'agoniato figlio maschio.....sono
tutte tematiche importanti della tua vita, per non parlare della violenza subita,
e vale veramente la pena affrontarle, come stai facendo, attraverso un percorso
terapeutico.
Sarò molto breve, proprio perchè sei in cura e non voglio interferire
in nessun modo, ma ritengo che tu stia facendo le scelte giuste e sono convinta
che riuscirai a depotenziare i tuoi bisogni e le tue paure, in modo che non
comandino più loro sulle scelte della tua vita, ma tu stessa. In realtà
questo sta già accadendo, a quanto sembra, e dunque non temere: sei su
un ottimo cammino e non farai fatica a procedere, viste le tue capacità
di comprensione e la tua apertura al cambiamento.
Non mi dilungo oltre, il resto lo sai da te o avrai modo di scoprirlo. Ti auguro
un buon lavoro su di te e che tu possa realizzare quello che sei al cento per
cento, senza riserve.
( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )
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