Problemi nelle relazioni (162289)
Lara,28
Gentile Dottoressa,
Ho un serio problema con le relazioni di coppia, che
ormai è diventato un chiodo fisso. Conosco un uomo, mi ci trovo così
bene al punto di pensare di essere innamorata, inizio ad uscirci e
tutto
sembra filare per il verso giusto. Ma puntualmente dopo poche settimane
o al massimo pochi mesi tutto crolla. Non provo più alcun tipo di
interesse ma, anzi, un gran senso di fastidio e finisco per concludere
la relazione e ritrovarmi qualcuno che si è effettivamente innamorato o
almeno invaghito e che tenta in ogni modo di sistemare le cose, senza
che io tuttavia glielo permetta. Ora sta succedendo nuovamente, con un
nuovo uomo che tuttavia conosco da molto tempo e a cui tengo davvero
tantissimo. Lui mi ha dichiarato i suoi sentimenti proprio l' altra
notte ma ho paura che se iniziassi qualcosa finirebbe allo stesso modo
e
io finirei per perdere anche la sua amicizia che per me conta davvero
tanto. Qual è il mio problema?
Cara Lara,
da quanto dice non è possibile comprendere qual è il problema, mancano troppi pezzi.
Quello che posso fare è aiutarla a capire, formulandole alcune domande che potrebbero indirizzarla meglio.
Lei ci parla di innamoramento iniziale, la prima domanda è chiedersi se lei si innamora, se si infatua, se idealizza o meno.
Voglio dire che se finisce tutto velocemente, vuol dire che non è proprio amore o quantomeno che entra in gioco altro. Allora mi chiedo cosa scatti, se il bisogno di conferme attraverso la conquista, oppure l'idealizzazione dell'altro che cade non appena avvicina l'uomo conquistato, o chissà cos'altro.
Questa potrebbe essere una parte del problema.
Poi c'è da capire quale paura scatta in lei, nel momento in cui dentro sé chiude con la relazione.
Qual è la paura?
Il confronto con la realtà? Magari una realtà scadente, come dicevo prima?
Scadente rispetto ad un immaginario idealizzato.
Oppure c'è la paura di lasciarsi davvero andare? Di perdere il controllo sulla sua vita e sulla sua emotività?
Oppure c'è la paura di legarsi, con tutto quello che comporta, compreso la paura della dipendenza e/o dell'essere mollati?
Come vede, le possibilità possono essere molte e potrebbe anche essere che lei abbia difficoltà in vari punti del processo. Allora mi scatta un altro spunto, ovvero probabilmente il modello di relazione che ha vissuto in famiglia, non è così sereno ed equilibrato e per lei la relazione o l'amore dev'essere un affare difficile.
Provi a riflettere sulla relazione dei suoi genitori, come stanno in relazione, che coppia sono, come stanno in relazione con lei figlia, ecc.
Gli altri familiari come stanno in relazione?
I nonni, che relazioni avevano? Quali sono le credenze tramandate dalla famiglia sulle relazioni, sull'amore, sull'abbandono, ecc.?
Quello che vedo è che le sue relazioni si consumano molto velocemente e questo fa proprio pensare alla paura di stare in relazione, di essere incastrati, ecc. Scappa senza dare l'opportunità, né darsi l'opportunità di stare e sentire.
Anche qui nel formulare questa domanda in effetti, non si sofferma abbastanza per farsi conoscere almeno un po', per far capire davvero chi è e qual è il suo problema.
Chissà se è ciò che succede nelle sue relazioni non sia proprio questo, che lei non abbia paura di mostrare chi è veramente e quali siano i suoi problemi. Magari gioca a fare la dura,l'indipendente ed invece ha un gran bisogno d'amore, così tanto da temere di rimanerne invischiata.
Non so, se sono riuscita a darle qualche spunto.
Ci rifletta senza fretta e veda se si muove qualcosa. Forse il primo passo è proprio questo, non correre e non scappare, ma fermarsi, stare, aspettare, sentire.
(Risponde la Dott.ssa Sabrina Costantini)
Pubblicato in data 24/06/2013