Profonda angoscia di una figlia verso il padre (073624)
Roberta 40 anni, 16.07.2004
Gentili dottori, Ho 40
anni, sposata da 14, non ho avuto figli, per scelta.
Da qualche giorno sperimento un'angoscia profonda. Il problema è mio padre.
Vivo a poca distanza dalla mia famiglia, quindi, vedo i miei genitori abbastanza
spesso.
Ho un fratello di pochi anni più piccolo di me che lavora e vive ancora con
loro. Mio padre è considerato una brava persona e un grande lavoratore.
Nonostante abbia 74 anni, appena può, fa ancora qualche lavoretto per mantenersi
in forma e per sentirsi utile.
Io avverto da vari anni, forse da quando sono sposata, uno sguardo "strano"
da parte sua nei miei confronti. Se ci troviamo a parlare, ad esempio, non lo
sento rilassato: gli viene sempre come da sorridere e a me questo modo di fare
ricorda un po' il modo di fare di qualsiasi altro uomo che prova attrazione
per una donna.
E' difficile per me spiegarvi il suo comportamento.
Provo a fare altri esempi: se mia madre gli rivolge qualche critica in mia presenza,
mio padre si affretta a difendersi e mi sembra che lo faccia preoccupato di
salvaguardare un'immagine nei miei confronti; se mi trovo a casa loro e sto
lavando i piatti nella loro stretta cucina, ho l'impressione che passandomi
accanto, mi sfiori; ho l'impressione che mi guardi spesso il seno.
A questo mio insieme di sensazioni, ho sempre cercato di dare una risposta razionale
e ho invocato anche un complesso di Edipo, non ancora superato, da parte mia.
Ma, pochissimo tempo fa, è accaduto un episodio che mi ha abbastanza destabilizzato:
uscendo, incontro mio padre nell'atrio del palazzo.
Mentre sto parlando con lui, mi accorgo che ho una scarpa slacciata, mi chino
per allacciarla e così facendo la mia maglietta con scollo a V si allarga.
Ho chiaramente percepito che mio padre si è leggermente piegato per guardare
dentro la mia scollatura. Mi sono alzata di scatto e l'ho guardato negli occhi.
Lui mi è parso molto imbarazzato: credo abbia capito che "ho capito". Abbiamo
fatto finta di niente. Per un po' di giorni non sono andata a casa dei miei.
Sono andata oggi, ho visto che non guardava più verso il mio seno e faceva il
"gentile" e il "disinvolto".
Tengo a precisare che io vesto in modo casual-sportivo, voglio dire, che non
attiro l'attenzione per il mio modo di vestire. Ne ho parlato con mio marito,
che già era a conoscenza di queste mie sensazioni.
In passato, mio marito, ha osservato mio padre, ma non ha notato niente di strano,
arrivando alla conclusione che forse, in sua presenza, mio padre si controlla.
Mi ha detto che se mio padre fosse una persona violenta, proverebbe odio nei
suoi confronti e lo affronterebbe, ma, siccome mio padre è una persona mite
(e mi chiedo cosa nasconda tanta mitezza), e fino ad ora si è limitato solo
a questi sguardi, prova per lui una gran pena, non giustificando comunque il
suo comportamento.
Mi ha detto di andare dai miei solo quando può venire anche lui e mi ha detto
che qualora si verificassero altri episodi simili, di lanciare battutine del
tipo: beh, perché guardi, ho qualcosa che non va? Tanto per far capire l'antifona...
Chiedo anche a voi consiglio.
Ho vissuto giorni di grande angoscia e profonda tristezza, per me e per mia
madre e, disgusto ed odio verso mio padre.
Sono arrivata a desiderare che morisse...
Vi chiedo se sia possibile che un padre possa in modo anche solo meccanico,
automatico, senza secondi fini, guardare la propria figlia in questo modo.
Mi piacerebbe avere anche il parere di altre donne.
Mio marito sostiene, che anche se fosse automatico, comunque è un comportamente
che si può senz'altro evitare se pensiamo e ci accorgiamo che all'altra persona
dà comunque fastidio.
Forse ha ragione, perché oggi ho notato che non mi guardava più in modo "strano".
Io so solo che sono confusa e molto, molto triste. Grazie per la vosta attenzione.
Roberta.
Sei adulta e quindi hai la possibilità di controllare e gestire la situazione nel modo migliore, come giustamente ti suggerisce tuo marito.
La cosa grave sarebbe se questo atteggiamento di tuo padre si fosse manifestato anche duranrte la tua infanzia, quando, al contrario, avresti solo potuto subire una molestia, con pesanti ripercussioni sul tuo sviluppo.
Se è un problema dovuto all'età di tuo padre possono essere in gioco attenuanti, un rintontimento che lo porta a vedere in te le forme femminili e non più la figlia.
Se si tratta invece di qualcosa che si è verificato quando eri bambina, varrebbe la pena per te approfondire, e recuperare le emozioni negative legate ad episodi di questo genere.
Vai indietro con i ricordi e non avere paura di recuperare una sofferenza antica per poi liberartene.