Questa non è vita (105765)

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on 26 Ottobre 2007. Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 279 volte

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Alan 24

E' la prima volta che vi scrivo, e lo faccio perché sento di avere bisogno del parere di esperti. Sono fidanzato da anni con una splendida ragazza, l'unica persona che mi tiene legata a questa inutile vita, e mi mancano pochissimi esami alla laurea in Ingegneria Informatica. Tutto sembrerebbe andare per il verso giusto, ma invece no; mi sento orrendamente triste e vuoto. Mi sono fidanzato a 16 anni, poco più che adolescente e mi sono privato di tutti i divertimenti dei ragazzi della mia età: uscire tra amici, con ragazze diverse, divertirsi senza pensare alle reazioni del partner. Tutto per un'infantile e repressa gelosia della mia fidanzata, che mai però ho affrontato. Poi c'è l'Università. Mi mancano 5 esami, ma è un anno circa che non frequento né vado agli esami: mi sono stufato di tutti e di tutto ciò che concerne l'ambiente universitario, docenti, compagni di corso, aule, etc. E vi dico una cosa che non ho mai detto a nessuno: a me dell'Informatica non me ne frega un tubo, non ho mai avuto alcun interesse per questa disciplina, non mi piace programmare, non mi piace progettare software, non mi piace niente di niente di quello che studio da 5 anni. Io mi ero iscritto a Scienze Matematiche. La mia passione era quella lì: ho partecipato alle Olimpiadi della Matematica arrivando secondo in Campania; successivamente feci un test accurato del Q.I. che risultò essere 128. Al liceo ero considerato un genio: mi chiamavano in classe ragazzi di tutto l'istituto, anche di classi superiori alla mia, per farsi risolvere i compiti in classe. Ma qualcuno decise diversamente - genitori e zii - convincendomi del fatto che l'unico sbocco lavorativo, con Scienze Matematiche, sarebbe stato l'insegnamento e dicendomi che l'Informatica "tirava" molto. Così mi sono trovato in un'Università con 1000 iscritti all'anno, aule strapiene, docenti mai disponibili, servizi informatici penosi - sembra un paradosso, ma il sito dell'Università è un giorno offline e l'altro pure, mentre quello, ad esempio, di Giurisprudenza funziona perfettamente - e soprattutto un'Università che non ti insegna niente: posso dire di conoscere la Matematica, ma non come un laureato in Matematica; la Fisica non come un laureato in Fisica; l'Informatica assolutamente non come un laureato in Informatica; etc. etc. In pratica, uscito da quest'Università, sono un "Signor Nessuno", che ha un titolo di studio prestigioso ma non sa fare niente. Considerato questo, non voglio nemmeno laurearmi più. Ora passo le giornate a ripensare a quell'adolescenza che non ho mai vissuto e a quella carriera che avrei potuto fare ma non farò. Questa vita non mi appartiene.

Caro Alan un bel sospiro di sollievo e cominciamo a parlarne. Innanzitutto è indubbio che tu abbia una buona intelligenza: ti stai per laureare in corso in una disciplina che neanche ti piace. La tua insoddisfazione purtroppo è una storia che si ripete: scelte fatte più per gli altri che per se stessi. Ormai però è fatto e da un pò: termina gli studi, manca poco, sarebbe un peccato lasciare proprio ora dopo tanti sacrifici fatti. L'essere non preparato quando si esce dall'ateneo è comune a tutte le facoltà, anche se ora ti viene da guardare con maggiore pessimismo alla tua. Affronta un problema alla volta e dopo la laurea vedremo che tipo di collocazione lavorativa troverai. Tieni presente che sei molto giovane e la laurea in Matematica può arrivare in un secondo momento. Parliamo ora della tua fidanzata: per quanto sia "splendida" sembra che tu ti senta limitato dal suo atteggiamento, rischiate di "pagarla" in futuro questa non libertà reciproca perchè prima o poi l'adolescenza che non si è vissuta fa capolino e chiede un suo posticino magari tra qualche anno. Parlatene e ritagliatevi dei piccoli spazi per voi, spiegale che è utile staccarsi ogni tanto per essere ancor più felici quando si sta insieme. Auguri.