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Rapporti con l'altro sesso (146223)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 569 volte

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A., 28

Buongiono, sono un ragazzo di 28 anni, laureato, occupato in uno studio legale e con buone prospettive per il futuro lavorativo. Vivo con i miei genitori e vado perfettamente d'accordo con tutta la mia famiglia; mi vedo spesso anche con gli altri parenti. Il mio desiderio è di poter formare una famiglia mia, appena il lavoro me lo permetterà, il problema però sta proprio nel trovare una partner. Ho diverse amiche, anzi ho più amiche che amici, e vado d'accordo con tutti. Quando sono con loro mi diverto parecchio e mi trovo molto bene, spesso sono gli altri a cercarmi. Tuttavia a 28 anni non ho ancora mai avuto una ragazza e, magari la cosa può sembrare sciocca o insignificante, però non ne ho mai nemmeno anche solo baciata una. La mia situazione mi crea un fortissimo disagio ed imbarazzo quando sto con gli altri e se si affronta l'argomento, in generale quando si parla di relazioni, mi sento davvero male e cerco disperatamente di cambiare discorso, fingendo però indifferenza. Mi sento un alieno rispetto agli altri ragazzi e ragazze, sembra che io viva in un altro mondo.  Non ho nessuna difficoltà a parlare con le ragazze che conosco, anzi, mi piace ed apprezzo la cosa, tuttavia a volte cerco di evitare di parlare con ragazze che ancora non conosco in quanto la cosa mi imbarazza. Non riesco mai ad andare oltre il semplice discorso, il più delle volte collegato al lavoro. Le pochissime volte (tre in tutto) che ho fatto un piccolo passo in più ho subito un rifiuto. Credo che avrei potuto provare a chiedere un appuntamento a qualche ragazza altre volte, ma la paura del rifiuto e soprattutto l'imbarazzo e la vergogna mi hanno sempre fermato. Ogni giorno penso costantemente al desiderio di avere una ragazza, ma ho come un blocco in me che non riesco a superare. Certo potrebbe sembrare un problema di facile soluzione, come mi ha detto qualche amica, basta che mi butti, in realtà non è così e io soffro tanto per il mio stato e per la mancanza di una figura femminile al mio fianco, da amare e dalla quale essere amato, ma a 28 anni, senza mai esserci riuscito, inizio a temere che il mio desiderio non si avvererà mai. Mi piacerebbe tanto sapere cosa c'è che non va in me e capire come risolvere il problema. Grazie per il tempo dedicatomi.

 

Gentilissimo, dal suo resoconto emergono emozioni forti e contrastanti. Da un lato il grande desiderio di amare e di essere amato, dall’altro l’imbarazzo, la vergogna, la paura del rifiuto. Nella maggioranza dei casi le relazioni affettive riflettono i modelli di accudimento appresi da bambini e nella ricerca di una partner o di un partner proiettiamo inconsciamente paure e desideri le cui origini sono molto antiche. Per questo motivo le chiedo di riflettere sul tipo di relazione ha avuto con sua madre: i suoi tentativi di ricerca di affetto e vicinanza venivano sempre accolti con affetto ed entusiasmo? Oppure i momenti di accoglienza erano alternati da momenti di rifiuto e chiusura che scoraggiavano i suoi tentativi di avvicinamento o la lasciavano disorientato? Poteva contare su una figura materna sufficientemente costante e presente affettivamente nella sua vita? Capace di accogliere le sue emozioni e rimandarle serenità e sicurezza? Quando si vive un disagio come il suo credo possa essere utile approfondire queste dinamiche con un percorso di counseling o una psicoterapia, affinché Lei possa ritrovare l’amore, la fiducia e la sicurezza prima di tutto in se stesso. E’ grazie a questo che lei potrà poi acquistare maggiore sicurezza con l’altro sesso. Il rifiuto (la vita è piena, purtroppo, di rifiuti e fallimenti) farà gradatamente meno paura e si tramuterà in uno sfortunato ma superabile incidente, dal quale, magari, poter attingere un insegnamento. Questo credo sia il primo passo verso la serenità.
Le consiglio una lettura: “La padronanza dell’amore” di Miguel Ruiz.
Le auguro buona fortuna e la saluto cordialmente

(Risponde la Dott.ssa La Guzza Anna)

Pubblicato in data 17/01/2012
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