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Rapporti di coppia (143781)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 342 volte

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Buongiorno, vi contatto per un problema che si sta verificando con i miei genitori. Mio padre, da sempre con un carattere molto forte e di tipo tradizionalista (del tipo, in famiglia ho sempre ragione io etc.), è andato in pensione da circa un anno e nello stesso tempo ha subito la perdita del padre (mio nonno). Da allora ha cominciato a riversare su mia madre, che ancora lavora, frustazioni ed accuse mettendo in discussione il loro rapporto. La incolpa, infatti, di essere l'amante del suo capo (identificandolo secondo me con una figura di successo che lui invidia). La cosa non è grave; vera ma anche di fronte all'evidenza trova delle motivazioni per darsi ragione. Sta facendo delle cose assurde come pedinarla o registrare le chiamate, sta arrivando addirittura a registrarla di notte perchè afferma che durante la notte parla con l'amante. Se cerco di farlo ragionare mi dice che c'è un complotto contro di lui. Mia madre effettivamente si era un po' allontanata fisicamente ma sta attraversando i problemi della menopausa. Non vuole farsi aiutare per cui vi prego di indicarmi come poter aiutarlo. Grazie

Salve, la situazione che descrive è piuttosto difficile da valutare. I comportamenti di suo padre da lei descritti evidenziano un'evidente stato di malessere. Sembra che stia cominciando una serie di comportamenti molto disturbanti e, da quel che comprendo, sembra che vi sia stata una escalation di questi comportamenti, cioè che siano diventati sempre più gravi. Pur dando per buono tutto ciò che ha scritto, non ho capito esattamente il grado di gravità della situazione attuale. Una valutazione corretta richiederebbe almeno un colloquio di persona, via e-mail questo non è possibile. Per cui il mio consiglio è di mettere al corrente il vostro medico di base di questa situazione, valutare insieme a lui la gravità della situazione e decidere come procedere. In sintesi, se temporeggiare a guidarlo lentamente verso una figura di aiuto oppure obbligarlo alla cura. In ogni caso per una situazione come questa è necessario rivolgersi personalmente ad un professionista. Un Saluto

(Risponde il Dott.re Giusti Massimo)

Pubblicato in data 8/04/2010
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