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rapporti di coppia (49277)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 343 volte

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Rose,44anni (18.3.2002)

Separata e con 1 figlio adolescente, amo, riamata un uomo di 50 anni separato con tre figli della stessa età del mio. Abbiamo vissuto insieme quasi 4 anni. Ora lui, pur amandomi e non volendomi perdere è andato via, ci frequentiamo quotidianamente, ma ha paura di rientrare e vivere non accettando la situazione. In concomitanza con la nst scelta di convivere la moglie ha cambiato regione per motivi personali, lui ha dovuto chiudere lo studio professionale, il papà è morto.. insomma una serie di lutti sono succeduti a questa scelta, con il risultato di una sua forma depressiva, che vuole tutto il suo malessere causato dalla nostra vita insieme.
Ora parliamo, ci vediamo, ma non abbiamo nessuno scambio affettivo fisico, lui ha paura di cedere e tornare indietro, ma non vuole perdermi. Ha accettato una terapia psichiatirca per la depressione ed una terapia di coppia, che confermano questo suo malessere dovuto a depressione, intanto è in albergo, il tempo passa, io impazzisco e lui dopo una prima seduta dai due dott. attende per ogni mossa il prossimo appuntamento... Cosa devo fare? E' un bene per lui viver solo? Deve rientrare? E' bene davvero non lasciarsi andare ai sentimenti e al sesso che pure sentiamo fortissimi, ma che lo spaventano? Devo dargli tempo o insistere perchè comunque mentre si fa la terapia, lui rientri? Non voglio ci perdiamo, ma così impazzisco! Meglio esser distaccata o dargli tenerezza e comprensione, al momento vado a ruota libera e alterno il mio rapportarmi a lui a seconda dei miei stati d'animo... Che devo veramente fare, chiedere, aspettarmi... Per favore ho bisogno di aiuto!

Cara Rose, devi avere pazienza e capire che sarà solo il tempo a fare definitiva chiarezza sui sentimenti del tuo compagno e, quindi, dare quella svolta, di cui tanto hai bisogno. Valuta in ogni caso che in questo periodo non è opportuno fare delle scelte affrettate e che è meglio aspettare un giorno in più, ma arrivare ad una situazione solida e senza sospetti di ulteriori scossoni. Dai a lui ed anche a te stessa un adeguato spazio di riflessioni e vedrai che alla fine tutto si risolverà per il meglio.
Non aver paura tra l'altro di questo bisogno di distacco, almeno parziale, di lui, perchè esso è funzionale ad acquisire maggiore freddezza nel discernimento. E, comunque vadano le cose, cerca sempre di volerti bene e di non disperare mai; tante volte le grandi gioie nascono dai grandi dolori.

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