Rapporti padre figlia (5601)
Margherita, 25 anni
Sono venuta a sapere che
da circa 20 anni mio padre si vede con un'altra donna, e che da parecchi anni
ha una doppia vita, aiutato dal suo lavoro (per mesi interi si trasferisce per
lavoro in un'altra regione). Sono sempre stata disponibile con lui, correvo
tutte le volte che tornava a casa per vederlo e raccontargli tutto quello che
facevo.
Non è mai stato presente nei momenti importanti della mia crescita. Ha
ingannato mia madre e me per tutti questi anni. Non ho mai pensato che i rapporti
tra i miei genitori fossero idilliaci, ma neanche che lui potesse avere due
vite contemporaneamente. Sono delusa, amareggiata e provo odio nei suoi confronti.
Quando sono andata a vivere con il mio ragazzo a circa 20 anni, lui non era
d'accordo perchè in quel modo mia madre sarebbe rimasta a casa da sola,
ma non l'ha mai ammesso.
Nonostante tutto ho preso la decisione di affrontare la sua nuova vita e andare
a vivere dove lui ha sempre condotto la sua seconda vita, per poter continuare
l'attività (io però ho deciso di trasferirmi con la famiglia al
seguito, non come lui!). Dopo pochi mesi mi sono resa conto che cerco continuamente
la sua approvazione (che non riesco a ottenere, come vorrei), che non mi conosce
affatto e che non prova affetto nei miei confronti. Il mio grosso problema è
che non riesco ad affrontarlo, a dirgli quello che penso.
Riesce sempre a mettermi i piedi in testa. Quando gli parlo le lacrime mi impediscono
di parlare, riesco solo a piangere, singhiozzare violentemente e a dire metà
del discorso. Non riesco ad affrontare la situazione con decisione per paura
di non so che cosa. Mi sento molto insicura. Vorrei poter tornare indietro e
dimenticarmi della sua esistenza...
Cara Margherita, è
probabile che tuo padre non si sia neanche accorto della sofferenza che ti ha
procurato e tu, non parlandone abbia creato una grossa distanza tra te e lui,
molto simile a quella che si è creata tra lui e tua madre. E' importante
che tu distingua tra i loro problemi dicoppia e i tuoi di figlia altrimenti
rischi di vivere in te conflitti che non ti appartengono, anche se, inevitabilmente
ti hanno coinvolto.
Ora sei adulta, hai fatto le tue scelte ed è arrivato il momento di confrontarti
con lui con sincerità e apertura, e anche di rinunciare al pesante ruolo
che ti sei autoimposta, nei confronti di tua madre. I problemi che devi risolvere
con tuo padre sono quelli di una figlia che ha bisogno di spiegazioni, che ha
bisogno di sapere che importanza ha nella sua vita, di chiedere attenzione.
Hai tutto il diritto di esprimergli quello che pensi, ma anche di ascoltare
quello che lui potrebbe avere da dirti di importante. Può darsi che lui
sia una persona superficiale che non ha imparato ad amare, ma può darsi
anche che ti abbia percepito come una cosa unica insieme a tua madre e non si
sia reso conto che tu sei un'altra persona, hai un altro ruolo nella sua vita
e altri sentimenti.
Per questo ti raccomando di focalizzare l'attenzione sulla tua relazione con
lui senza che si mescoli con i rancori di tua madre e la sua sofferenza di donna.
Quando lui ha cominciato la sua seconda vita, come tu la chiami, tu eri molto
piccola e sicuramente eri legata a tua madre molto più che a lui che
non ha avuto il tempo nè la volontà di conoscerti, ma forse non
è stato neanche incoraggiato a farlo. E' il momento di affrontarlo e
di risolvere, o almeno tentare, il rapporto con una figura fondamentale della
tua vita, con la voglia di conoscere l'altra metà della storia e accettare
quello che ora ti sembra inaccettabile con una nuova consapevolezza.
( risponde la dott.ssa Mirella Tavernise )
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