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rapporto col padre (48097)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 429 volte

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Laura, 29anni (6.2.2002)

Gent.le dott.,la mia vita è stata nell'infanzia e nell'adolescenza molto dolorosa, a causa della presenza di mio padre, un uomo arido e violento e di mio fratello, di tre anni più grande di me, molto violento e arrogante. Oltre ad episodi di abuso da parte di mio fratello, ho subito un tentativo di omicidio da parte di mio padre, che quando io avevo 16 anni cercò di strangolarmi(perché dissi che la domenica in casa c'era molta tensione). Tutti questi episodi traumatici mi hanno portatata ad essere molto insicura e fragile. Mi sono iscritta all'università solo a 24 anni ed ora sto effettuando un trasferimento all'università di venezia. Io lavoro, ma non tanto da potermi mantenere, ed ho sempre pensato di farmi mantenere fino alla laurea e poi trovarmi un lavoro e un appartamento in affitto. Il mio problema è che da un po' (nel 2001 a causa di questo per un mese me ne sono andata da casa con l'idea di non tornarci più, ma poi i soldi...)non sopporto più mio padre, neppure il suono della sua voce.
Lui è diabetico e prende l'insulina da un mese circa. Da sempre ha urlato per delle sciocchezze, poi si era calmato, ultimamente perde il controllo per delle cose stupide (l'ultima di oggi è stata che ho detto che non è mai stato un grande atleta). Quello che ho detto era vero, ma lui si è fatto rosso in visso e ha urlato. Quando urla poi perde il controllo e la sua voce diventa ancora più sgradevole. Tutti e due gli ultimi episodi ha detto che (in casa siamo rimaste io e mia sorella che ha 38 anni)ce ne dobbiamo andare, che in casa comanda lui, che è casa sua e che se non mi sta bene me ne devo andare. Ovviamente non lo dice a me, ma parlando con mia madre dall'altra parte della casa. Il suo tono è sempre urlato, urla ai due tg delle 13 e delle 20. La mia domanda è se io dovrei lasciar perdere l'università (che non mi potrei mai permettere mantenendomi da sola) i miei sogni di diventare regista, trovarmi un lavoro e andarmene da casa vista la mia età e il fatto che non lo soppporto o portare a termine i miei obiettivi, darmi delle possibilità in più, visto che la vita già me ne ha tolte tante e realizzarmi in campo scolastico professionale. In ogni caso è dura e comunque sono già in cura da una psichiatra da tre anni, solo volevo un parere esterno. Lui ha 73 anni.
Grazie per la risposta

Credo che sia stato molto difficile per te essere stata bambina avendo alle spalle delle esperienze così drammatiche e dolorose.Capisco come tu non abbia potuto sviluppare una personalità stabile e sicura...Ma credo, allo stesso tempo, che tu abbia sviluppato una grande capacità di adattamento nei confronti della vita.Nonostante il tuo difficile passato non hai messo da parte i sogni...la tua bambina creativa è sopravvissuta al tentativo di "essere soffocata", Complimenti!
So quanto deve essere difficile contiunuare a vivere nella stessa casa di una persona che ti ha fatto tanto male e comprendo anche quanto sia difficile andartene e rischiare. Credo che la risposta ai tuoi interrogativi te la sei già data...tuo padre è molto anziano, forse contiunuerà ad urlare, ma tu sei sopravvisuta a momenti molto più difficili.
In bocca al lupo!

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