Rapporto con il padre (062850)
Simone 22 anni, 15.03.2003
Buongiorno,sono uno studente
che trova impossibile avere una qualunque relazione con il padre in quanto si
dimostra falso nei miei confronti, competitivo con gli altri ad esempio quando
ha il minimo sospetto di essere giudicato poco simpatico o altro fa di tutto
per essere giudicato infallibile e ottimo agli occhi degli altri, con me è poco
affettuoso ma non mi fa mai mancare nulla in termini materiali e con gli altri
cerca di avere la massima considerazione anche a scapito di buoni rapporti con
me e cosa ancora peggiore cerca sempre di seminare zizzania tra me e gli altri
ma soprattutto tra mia madre e gli altri.
Mia madre lo difende al 50% ma sopporta (spesso non si rende conto di essere
trattata male soprattutto in presenza di estranei alla famiglia):se cerco di
difenderla quando vedo che la tratta male in presenza di altri o no lei dice
che non è vero e che è capace a difendersi da sola.
Il problema è che in questa maniera mio padre mi costringe ad assumere con lui
un atteggiamento di odio continuo cosa che non voglio assumere, anche perchè
mia madre soffre a vedere che mi comporto male con lui.
Mi tormenta inoltre il fatto che io possa subire conseguenze a livello psicologico
per questo rapporto con lui. Come mi devo comportare?
E' difficile inquadrare tutta la situazione: che cos'è che sollecita tuo padre a tenere certi comportamenti? E i tuoi comportamenti rappresentano soltanto delle reazioni di rifiuto ai comportamenti aggressivi di tuo padre?
Quello che c'è comunque da fare è tentare di uscire da questo clima conflittuale, usare le parole per provare a chiarire quanto sta avvenendo.
Dovresti parlare dei tuoi sentimenti e reazioni, tentando di far arrivare il messaggio rispetto al malessere che si sta provocando nella famiglia.
Almeno provarci! Perchè è chiaro che il disagio esiste per tutti e tutti dovrebbero impegnarsi a trovare delle vie di uscita.
Il dialogo rappresenta sempre la strada migliore, non è mai troppo tardi se non è stato costruito prima un ponte per la comunicazione in famiglia.
Se in seguito ai tentativi, ti accorgerai che tutto è impossibile, allora non resterà che la strada dell'autonomia, in tutti i sensi e soprattutto in termini affettivi. Così soffrirai di meno, staccandoti da ogni situazione di conflitto.