Rapporto di coppia (65787)
LUCIO 58 anni, 31.07.2003
Da quasi 20 anni mia moglie
soffre di depressione. Per certi periodi stava bene, quindi, all'improvviso,
aveva delle crisi, talvolta lunghe.
In questi ultimi due anni, di sua iniziativa, gradulamente ha eliminato quasi
tutti i farmaci che le erano stati prescritti. Ora prende solo lorans da 1,
una compressa e mezza al giorno.
La mia vita è diventata un inferno: si arrabia per niente, mi ffende con titoli
orrendi difronte a mio figlio ed anche in presenza di altre persone, talvolta
mi aggredisce tirandomi degli oggetti, oppure colpendomi, un giorno mi ha morso
il braccio. Ha litigato con tutti i suoi parenti ed anche con mia figlia che
è sposata.
La sua rabbia è tutta rivolta verso di me, per lei sono la causa di tutti i
suoi guai. Come marito non valgo niente, idem come padre, idem come uomo, sono
il più disgraziato che esiste sulla terra.
Mio figlio, che ha già problemi suoi, è tata diagnosticata una sindrome di Asperger,
comincia a trattarmi come mia moglie, com lui mi arrabio e lo rimprovero, cosa
che non posso fare con mia moglie, perchè non mi lascia parlare. Quando lei
è in casa o devo uscire o ritirami nella mia stanza
Sento che non ce la faccio più, sono cardiopatico, invalido al 75%, pertanto
cerco di evitare le liti perchè non ce la faccio ad affontarle.
Vuole assolutamente la separazione. Io sono preoccupato perchè vedo che sta
male e a causa di questo agisce osì. Ho chiesto aiuto al medico di famiglia,
al centro salute mentale, ma dicono che non si può fare niente: è lei che deve
convincersi di andare dallo psichiatra. Sento che sono arrivato alla fine, talvolta
non prendo le pillole per il cuore, faccio lavori pesanti con la speranza che
il cuore ceda (cardiopatia ischemica grave).
Ho perso la fiducia in me stesso, preferisco stare solo, vita sociale = zero.
Secondo lei come devo reagire? La ringrazio di cuore.
Non si può aiutare chi non vuole, nè insistere in questo aiuta qualcuno, nè lei nè te.
Io credo che, nonostante l'abitudine e l'affetto che ancora possono legarti a lei, dovresti accettare la separazione e andare via cercando di trovare altrove un tuo equilibrio e facendoti aiutare da uno psicologo a ritrovare la voglia di vita.
Forse proprio accettando le sue proposte potresti stupirla e farla ragionare sul vostro rapporto. Fin quando non reagisci lei continuerà a darti addosso e a farti minacce, pensando che non sarai mai capace di lasciarla davvero.
Prova a dirle che hai deciso di andartene perché non ne puoi più e poi fallo (dopo aver trovato una buona sistemazione) .
Un atteggiamento deciso e coerente è l'unico modo per scuoterla e soprattutto per far trovare a te una nuova dimensione di vita.