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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 331 volte

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Chicca 19

Salve, dieci mesi fa ho conosciuto un ragazzo di 27 anni, siamo stati insieme tre mesi e il suo atteggiamento nei miei confronti era speciale, riusciva a farmi sentire la cosa più bella per lui. Ho vissuto con lui il primo mese, anche quando a settembre ho ripreso l'anno scolastico, e sebbene lui non doveva alzarsi presto come me, lo faceva e mi faceva trovare la colazione pronta, diceva che ero la cosa più bella per lui e mi ha lasciato un biglietto con scritto: "ti amo penso". Da quel giorno, io ho preso posizione e mi sono lasciata andare, confessandogli di amarlo.. non l'avessi mai fatto! Siamo stati insieme 3 mesi, poi ha cominciato a dirmi che quel mio "ti amo" aveva rovinato tutto, che lui si doveva imporre di non legarsi a me sentimentalmente, perchè doveva pensare a se stesso. Lui, poco prima di conoscere me, era stato 7 anni con una ragazza della sua età con cui si sarebbe dovuto sposare, poi la loro storia è finita e io sono entrata nella sua vita dopo 5 mesi. Abbiamo portato avanti il rapporto fino a ieri sera. In questi 7 mesi di rapporto che non ha nome (perchè lui diceva che non stavamo insieme) lui si è comportato come se io non esistessi, ovvero si sentiva libero di andare a letto con altre ragazze e di comunicarmelo, ma nel frattempo mi continuava a dire che mi voleva bene, che ero la sua valvola di sfogo, che ero più di una migliore amica e ad un gradino dall'essere la sua ragazza. che aveva bisogno di me, di non abbandonarlo mai, però appena lo abbracciavo mi diceva che io pretendevo troppo da lui e che l'affetto di cui avevo bisogno lui non me lo poteva dare. Abbiamo continuato ad andare a letto insieme, ho dormito da lui praticamente tutti i giorni, mi chiamava 50 volte al giorno, andavamo a cena fuori, uscivamo, abbiamo amici in comune (il suo migliore amico è il marito della mia migliore amica, che in questo momento mi sta molto vicina). Lui continuava a dire che dovevo prendere la maturità e che dopo le cose sarebbero cambiate e che se l'avessi presa gli avrei dato uno schiaffo morale e mi avrebbe guardato con occhi diversi. Dice di non poter stare senza di me, ma dice anche che non mi ama. Quando passiamo tanto tempo insieme e vede che stiamo bene, ha il bisogno di trattarmi male e lo fa perchè altrimenti rischia di legarsi a me. Ieri ho preso posizione e gli ho detto che non lo volevo nè più vedere nè sentire e lui ha ribattuto che, se era per il mio bene, andava bene. Continuava a dire che io non potevo concentrarmi troppo su di lui, perchè devo pensare a studiare. Lui si dovrebbe laureare quest'anno, perchè ha sempre perso tempo appresso alle donne (dice lui), non lavora, lo mantengono i genitori e per questo dice che deve pensare solo a lui. Adesso io sto malissimo, perchè so che lui ha bisogno di me, non si confida con nessuno se non con me, ha molti problemi in famiglia e io so di essere la sua valvola di sfogo, però ho dovuto pensare a me, perchè soffrivo troppo. Ora però mi manca, non riesco a stare senza di lui, ma non posso continuare un rapporto così con una persona che amo più della mia stessa vita e che non mi ama, anche se tutti i nostri amici dicono il contrario. Sto soffrendo molto e non so come guarire da questo dolore. Lui sembra indifferente alla mia decisione e io ho paura un giorno di poterlo incontrare con un'altra (questo mi ucciderebbe). Per lui sono uscita fuori dal mondo, non riesco più a stare con persone della mia età, frequento solo persone che vanno dai 27 anni ai 40 e ora mi ritrovo da sola e la cosa brutta è che non voglio nessuno che mi stia vicino, se non la mia migliore amica, tutti gli altri che provano a starmi vicina mi innervosiscono. Aiutatemi, vi prego.

Cara Chicca, cerchiamo di concentrarci a parlare di te, di quello che provi tu e di come stai tu. Il ragazzo di cui mi parli è sicuramente molto problematico, non ha le idee ben chiare e, comunque, anche se fa male sentirselo dire, non credo sia innamorato di te. Probabilmente sei una sorta di ancora di salvezza alla quale ci si aggrappa nei problemi difficili ma non il grande amore. Detto questo concentriamoci su di te.Credo che sia il momento in cui ti riavvicini al tuo mondo che in qualche modo si può definire ancora "adolescenziale". Adesso ti senti sola, devi cercare di avvicinarti ai tuoi coetanei, magari attraverso l'aiuto della tua migliore amica. Allontanati da lui, creati altri interessi, concentrati su altre cose altrimenti rischi che le sofferenze aumentino. E' normale alla tua età lasciarsi travolgere dai sentimenti in maniera totalizzante, lasciarsi andare del tutto, cercare di "salvare" gli altri, ma non sempre questo è possibile. Attraverso queste esperienze riuscirai a capire quali sono le caratteristiche che cerchi in un partner. Devi vivere questo incontro come una tua crescita personale, così come anche la sofferenza che ne è venuta. Vedrai che tra qualche anno rivisiterai l'accaduto con altri occhi. Se non dovessi riuscire a superare da sola il momento fatti aiutare da uno psicologo. Un abbraccio.

(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)

Pubblicato in data 21/10/07

 

 

 

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