Separazione (23051969)
Chrissy,36 anni
Buongiorno,è difficile scrivere questa richiesta perché davvero
mai avrei pensato di trovarmi in questa situazione. Ho 36 anni e da 17 ho diviso
la mia vita con mio marito (prima 8 anni di fidanzamento e poi il matrimonio).
Un anno e mezzo fa è arrivata la nostra piccolina che è un immmenso
regalo della vita.
La nostra vita di coppia è sempre stata basata su un sodalizio a due
molto forte che ci ha portato a raggiungere tanti obiettivi: ottimi lavori,
sicurezza economica, casa ecc, una figlia arrivata immediamtamente quando abbiamo
deciso. Tutto perfetto.
Certamente noi abbiamo avuto le nostre discussioni e le nostre aree negative,
io so di essere possessiva e non riesco a vivere serenamente i momenti di distacco
da lui siano questi dovuti a motivi personali che per lavoro. Spesso in questi
momenti ho anche ecceduto in scene forti e strazianti. Per lavoro poi abbiamo
dovuto spostarci per cui il nostro network è sempre stato piuttosto limitato
anche per gli impegni lavorativi che ci hanno sempre assorbiti tanto. A letto
poi non possiamo definirici eccellenti e devo dire che sopratutto io l'ho spesso
respinto riducendo la frequenza dei momenti di sesso lasciando sopratutto spazio
alla tenerezza ed affetto. Situazione questa che si è amplificata a seguito
della nascita della bambina. Devo aggiungere che non ho al di fuori del matrimonio
ricercato altre storie così come mio marito ci siamo stati reciprocamente
fedeli.
So che ho fatto degli errori enormi a sottovalutare questi aspetti ma adesso
dopo 17 anni mio marito ha maturato la consapevolezza che sta male e che vorrebbe
andarsene per provare come sta e capire davvero se il suo futuro è con
me o senza di me e soprattutto come essere felice.
La cosa incredibile è che le nostre discussioni di adesso sono all'impronta
del capirsi e del confronto non della tensione o rabbia. Abbiamo deciso di andare
da un terapeuta per cercare di fare chiarezza e dopo questa decisione abbiamo
finalmente rivissuto momenti di serenità. Questa fase è anche
accompagnata da una forte ripresa dell'attività sessuale da parte di
entrambi con grande sintonia ed energia che, devo dire, forse non abbiamo mai
provato. Poi però si succedono momenti di crisi nei quali mio marito
mi dice di non farmi illusioni e che il terapeuta non può fare miracoli.
Io so che è difficile per una persona cambiare nei comportamenti profondi
ma sono davvero pronta a farlo per noi e nostra figlia anche se mio marito crede
poco in questa possibilità. Adesso sono in grande crisi e faccio fatica
a concentrarmi su qualsiasi cosa. Nella sua esperienza come vede il nostro futuro?
Abbiamo speranze? So che dall'esterno può sembrare un appello di una
donna disperata ma non riesco a rassegnarmi e non darsi neanche una chance dopo
così tanto tempo insieme e tutto quello che abbiamo costruito insieme
mi sembra un incubo totale che non ha nessun senso. La prego mi dia una parola
di conforto. E' vero che le persone non possono cambiare? Se non succede con
questi stimoli allora davvero non c'è nessuna possibilità.
Grazie di tutto
Chrissy
Cara Chrissy, credo che le persone possano cambiare quando comprendono qualcosa
di più di se stesse e dei propri sentimenti, ma l'esigenza di cambiamento
nasce da dentro, se è autentica, e non dalle aspettative di un'altra
persona, anche se il confronto con un partner può essere uno spunto importante
per cominciare a guardare dentro di sè. Tu e tuo marito avete unito le
vostre vite a 20 anni, ed è logico che in questo lasso di tempo trascorso
alcune cose si sono trasformate, altre si sono superate, in ogni caso le vostre
condizioni psicologiche sono diverse, perchè è inevitabile che
sia così. Il problema è che è difficile, soprattutto per
te, accettare questo e vorresti che tutto rimanesse come era. Il primo a manifestare
apertamente un disagio è stato tuo marito e ormai non può più
fare finta di niente e continuare come prima; se sente il bisogno di verificare
se stesso e i propri sentimenti dovresti lasciarlo libero di farlo, e, approfittare
dell'occasione per confrontarti anche tu con te stessa, capire se lui per te
rappresenta la stabilità e la sicurezza o un uomo da amare in un'atmosfera
di libertà e rispetto. reciproci. Cercare di trattenerlo o di convincerlo
della tua volontà di cambiare, senza agire realmente in un modo diverso,
non credo che serva, sarebbe più produttivo compiere un primo passo verso
una trasformazione facendolo sentire libero e comprendendo la sua difficoltà.
Da qui potrebbero cambiare molte cose.
( risponde la dott.ssa Mirella Tavernise )
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