Pubblicità

Separazione (52029)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 366 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Nicchia, 46 anni, 01.10.02

Ho conosciuto mio marito a 16 anni, sono sposata da 17. Sei mesi fa mio marito mi ha lasciata. Il nostro menage familiare attraversava un momento molto critico. Io stavo facendo psicoterapia da 3 anni e a Novembre scorso il trattamento è stato interotto in quanto, secondo la mia terapeuta ,ero attrezzata per proseguire da sola. Non ero felice, mio marito mi sembrava assente, disinteressato all'andamento familiare , poco presente alla conduzione familiare, alla risoluzione dei problemi che inevitabilmente si creano in famiglia ( lavoro, spese, figli ecc )per anni gli avevo ripetuto che non mi amava abbastanza e che quello che lui voleva non era una moglie ma un'amante, non voleva assumersi le responsabilotà di una famiglia. Mi sentivo trascurata e sola. Io cercavo di parlare ed esprimevo le mie richieste spesso in maniera cruda e rabbiosa, lui non rispondeva. A febbraio di quest'anno è entrato in un sito internet di incontri e ha contattato alcune donne, di una di loro si è innamorato, a quanto dice, perdutamente, gli dava la serenità e la leggerezza che io non avevo mai avuto, a marzo l'ha conosciuta e dopo una settimana se n'è andato. Abbiamo anche un figlio e la mia situazione sentimentale è ora disastrosa. Non riesco ad accettare che lui abbia potuto separarsi da me senza prima parlarmene chiaramente, non mi rassegno, penso continuamente a lui, non ho più voglia di fare niente, non riesco a gestire nemmeno mio figlio che attualmente passa le vacanze in campagna con i nonni. Non dormo, non mangio, sono dimagrita 10 chili. Ho accessi di rabbia durante i quali perdo il senso della realtà, piango per ore, mi strappo i vestiti di dosso, rompo tutto ciò che mi trovo tra le mani. Sono disperata, non riesco a vedere una via di uscita. Ho perso la mia dignità. Mi sento ferita, tradita, finita, vecchia, penso agli errori che ho fatto e a come avrei potuto porvi rimedio. Quando tutti mi dicono che dovrei pensare al lavoro ( sono medico ), a mio figlio ( di 14 anni ), agli amici ( che mi sono stati sempre vicini ), alla famiglia ( che è anche troppo presente ), dimenticarmi di mio marito e cominciare una nuova vita. Io non riesco a concepire una vita senza di lui e non accetto che non mi sia venuto incontro nemmeno di un passo in questi nostri trent'anni di vita. Cosa posso fare per uscire da questa situazione?

La prima cosa che avresti dovuto fare quando ti sei trovata a fronteggiare questa situazione era contattare la tua terapeuta per un supporto psicologico. Aver posto termine alla terapia, perché sufficientemente fortificata, non esclude la possibilità di chiedere nuovamente aiuto. Nella vita di un essere umano l'abbandono è uno degli eventi più devastanti, l'intensità e il tipo di reazioni emotive che ne possono derivare sono imprevedibili ma sempre legati alle caratteristiche personali del soggetto. Nel tuo caso non è un dolore sordo ma una disperazione urlata. Oggi si tende a sopprimere le proprie emozioni perché si teme di perdere la faccia, ma tu hai bisogno di questo è il dolore che hai dentro a chiederlo. Riuscire a far emergere le sensazioni negative che opprimono ti aiuterà a riacquistare in tempi più brevi un poco di serenità. Il dolore va espresso non negato, non farlo significherebbe dare spazio ai fantasmi del passato per troppo tempo. Se senti di non potercela fare da sola ti rinnovo l'invito a chiedere il supporto di un esperto. Auguri.

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Ritieni che la tua alimentazione possa influenzare il tuo umore?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Volontà

In psicologia, il concetto di volontà viene concepito, a seconda della scuola di riferimento, come: • Una funzione autonoma, non riconducibile ad altri process...

Rimozione

Nella teoria psicoanalitica, la rimozione è il meccanismo involontario, cioè un’operazione psichica con la quale l’individuo respinge nell’inconscio pensieri, i...

Percezione

Tradizionalmente, gli psicologi hanno distinto il modo nel quale noi riceviamo le informazioni dal mondo esterno in due fasi separate: Sensazione: riguarda i...

News Letters

0
condivisioni