Separazione coniugi in presenza figlio di un anno (127763)
Rosse 39
Fin dal primo giorno di matrimonio io e il mio ex marito abbiamo vissuto in città distanti mille km circa, vedendoci solo il fine settimana. Dopo pochi mesi dal matrimonio sono rimasta incinta ed ho vissuto nella mia città la gravidanza da sola senza di lui ed anche da quando è nata Ilde, tranne il primo mese in cui abbiamo vissuto tutti e tre insieme ( godendo delle ferie di lui). L'anno trascorso successivamente alla nascita della nostra bambina ha visto due genitori separati in città differenti che si riunivano solo ed unicamente nel week end. La bambina ha vissuto quindi spesso solo con me. Ora io e lui abbiamo deciso di separarci e, in relazione alla piccola, vorrei sapere cosa sia meglio fare per lei. Vorrei conoscere i termini di un affidamento condiviso in una circostanza così particolare. Quanto tempo la bimba dovrà trascorrere con il papà? Fino a che età è consigliabile trascorrere la notte solo con la mamma per poi concedere al papà anche la stessa opportunità? Che tipo di discorsi fare con lei in relazione alla poca stima che i genitori nutrono reciprocamente? Che tipo di frasi, parole, fatti e comportamenti deve assumere la sua mamma perchè la bimba senta sempre ammirazione per il padre e dolcezza per entrambi? Vorrei non farla soffrire per un male così estraneo alla sua volontà. Grazie.
Cara Rosse, è molto bello vedere quanto lei riesce ad attivarsi e a preoccuparsi delle sorti di sua figlia, ma non senta addosso la colpa di una decisione anche se così importante. Lei ha preferito separarsi o la decisione forse è stata di entrambi visto il rapporto così difficile da gestire per tutti e due. Le consiglierei di parlarne con il suo ex marito, nonostante i rapporti conflittuali, non si può fingere che le cose vadano bene fra lei e suo marito solo per il bene di Ilde. La piccola comunque si renderebbe conto della discrepanza fra i racconti di stima che lei “nutrirebbe” per suo marito e il “disprezzo-delusione” che invece lei sperimenta o viceversa. Per cui il mio consiglio è di crescere vostra figlia nella verità, cercando il più possibile di mantenere o costruire un rapporto di civiltà per il bene vero di Ilde. Per quanto riguarda il tempo che dovrà trascorrere con il papà, questo lo deciderà il giudice a meno che voi non abbiate una richiesta particolare da fare congiuntamente; riguardo a fino a che età è giusto trascorrere la notte con i genitori, io penso che la cosa migliore sia abituarla fin da subito a dormire sola. Molti figli crescono sani e ben strutturati con un unico genitore o con genitori separati: è la qualità dei rapporti che costruiamo e il significato che diamo a questi a renderli unici e speciali, non sono le quantità a fare la differenza. Lei ha scelto o voi avete scelto per il vostro bene e llde trarrà più beneficio in questa situazione che crescendo in una famiglia sgretolata e legata insieme da sensi di colpa. Un abbraccio.
(risponde la Dott.ssa Mara Micheli)
Pubblicato in data 12/11/08 Vuoi conoscere il nome di uno psicologo e/o psicoterapeuta che lavora nella tua città o nella tua regione? Cercalo subito su Psicologi Italiani
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