Sessualità di coppia (080744)
GG, 30 anni
Sono sposata da circa tre
mesi dopo circa un anno di convivenza (decisa sia per un problema di lontananza
che per poter stare assieme).Nella nostra storia d'amore ci sono stati dei momenti
difficili dovuti in primis alla malattia di mia suocera durata circa un anno
,poi venuta a mancare, e al mio aborto spontaneo di due anni fa. Tutto ciò
è avvenuto di seguito, mio marito, uomo molto sensibile ai problemi familiari
tanto da farne l'unica ragione di vita, ha una sorella e il padre, la madre
era il perno della famiglia e senza di lei si sono trovati senza meta e senza
futuro. Lui ha cercato di sostituirla ma ha un atteggiamento di rabbia nei confronti
della sua famiglia per un passato di sacrifici in cui lo hanno fatto vivere
senza dirgli mai grazie, anzi considerandolo un pò la "pecora nera".
Nonostante tutto continua a fare il "cavalier servente" ottenendo
un trattamento pessimo ed essendo lasciato al di fuori degli affari della famiglia
perché così è sempre stato.
Detto ciò, la situazione tra di noi è problematica sul piano sessuale
da due anni circa, con alti e bassi. Io sono una persona molto paziente ma sono
arrivata ad un punto in cui mi sembra che i silenzi su questo argomento la facciano
da padrone. Ho cercato di capire i momenti in cui mia suocera stava male ,era
la madre per cui posso capire che la sofferenza e le responsabilità erano
tante. Ho cercato di capire anche la sofferenza che lui ha provato quando ho
abortito (anche se è stata una gravidanza di tre mesi pessima perché
io presa da tanti pensieri di non essere ancora sposata,di ripetere quello che
avevano fatto i miei genitori sposati perché mia madre era incinta di
me e ora separati,di vivere lontani, trattavo lui con un atteggiamento di colpa,
lo accusavo di non volersi assumere responsabilità.Insomma presa dalle
mie paure non prestavo attenzione alle sue),una grande sofferenza che per mesi
lo ha accompagnato.
Poi è mancata sua madre e lì è stato il declino.Da allora
non so quasi più come si fa l'amore con lui,ogni volta è come
se lui volesse trovare il suo piacere e non mi vede quasi.Sto male perché
prima di tutto ciò la nostra sessualità era ottima,avevamo un'intesa
stupenda e ora mi ritrovo a stare con lui e quasi non so più come comportarmi
sessualmente. Mi sembra ogni volta come la prima,impacciati,freddi,distaccati.Come
posso fare per aiutarci ad uscire da questa situazione?
Cara GG, ha mai pensato di dire a suo marito le cose che ha scritto nella sua
e-mail? Mi sembra molto chiaro il disagio che prova nei confronti della sessualità:
non riuscite a parlarne serenamente, a viverla serenamente, e neppure a trarne
piacere. Mi sembra sia questo il punto. È vero che negli ultimi tempi
avete vissuto situazioni molto difficili, ma lo strascico che queste possono
avere è dovuto in gran parte al modo in cui le avete vissute.
Mi chiedo se siate stati sempre complici e vicini nell'affrontare la malattia
e la morte di sua suocera, il lutto per l'aborto che lei ha subito, o se in
qualche momento non vi siate trovati soli, a combattere uno contro l'altro una
battaglia che avreste dovuto probabilmente combattere insieme. Potrebbe essere
questo il motivo per cui avete dei problemi adesso. A mio avviso, la cosa migliore
che lei possa fare è proprio parlare con suo marito, dirgli ciò
che ha scritto a noi, cercare di capire se abbiate dei sentimenti negativi repressi
l'uno nei confronti dell'altra. Molto sinceramente e molto tranquillamente.
Nel caso questo non dovesse funzionare, una terapia di coppia potrebbe certamente
aiutarvi a scoprire, a capire, a comunicare meglio.
Molti auguri
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia e famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store